A proposito di food design, Kartell torna in tavola.

DI Chiara Maci | 13 Apr 2014
Il debutto con alcune prime collezioni e accessori firmati da Andrea Berton, Carlo Cracco, Jean-Marie Massaud, Davide Oldani, Philippe Starck e Patricia Urquiola.

Davide Oldani firma “I.D.Ish by D’O Davide Oldani”:
“I.D.ish” il piatto con l’impronta, leggera ma distintiva. Per un uso funzionale ma con stile, fantasioso e unico.

Un “appiglio” per servire in tavola.

“È proprio per identificarlo che ho pensato a I.D.ish . Un piatto con un’impronta digitale in rilievo. Una traccia lieve ma chiara per chi deve afferrare il piatto.
I.D.ish, ha una sua precisa identità che – grazie a un elegante rilievo sul bordo – garantisce l’arrivo a tavola di un piatto senza troppe impronte, segno di un pollice che ha vagato sul bordo alla ricerca di un appoggio.”

La collezione si compone di una linea completa di piatti in melamina bianco osso o color bronzo (piatto piano, piatto fondo classico, piatto fondo “Oldani” con una leggera asimmetrica inclinazione, piatto inclinato), bicchieri acqua/vino e caraffa e un set di posate.
Una collezione articolata che riflette anche una particolare visione della cucina, tutta incentrata sul gesto del servire (rappresentato ironicamente dall’icona dell’impronta digitale sul bordo del piatto, proposta in quattro varianti cromatiche che si rifanno alle quattro stagioni per i relativi modelli – piatto piano Summer, piatto fondo classico Autumn, piatto fondo Oldani Spring, Piatto inclinato Winter).

Firmano quindi le prime collezioni non solo alcuni designer della squadra Kartell (Philippe Starck con gli accessori “Ding Dong” e Patricia Urquiola con la più articolata linea “Jellies Family”), ma anche Jean-Marie Massaud con la sua prima linea “Namaste” e alcuni Chef stellati di fama internazionale come Andrea Berton e Carlo Cracco (che hanno firmato alcuni primi accessori) e Davide Oldani che ha invece progettato una più ampia linea.