Bistrot “stellati” e di alta cucina a Milano: come non far piangere il portafoglio.

DI Chiara Maci | 15 Dic 2017

 

Come non rinunciare alla bontà di uno stellato o all’alta cucina, senza far piangere il portafoglio?

Il bistrot, soluzione unica e versatile, si impone come biglietto da visita edibile per tutti quegli chef stellati e non, che desiderano espandere la loro clientela.

Sembra che proporre una versione ridotta e semplificata del menù sia la carta vincente per tutti coloro che possiedono una costellazione. A Milano, quelli da non perdere!

 

Mudec bistrot: Enrico Bartolini e il contemporary classic

Ideale per chi desidera uno spuntino gourmet veloce o un aperitivo informale accompagnato da stuzzichini non convenzionali in stile contemporary classic, tutto questo al pian terreno del Mudec.

Un’offerta versatile, dalla colazione fino al pranzo, continuando con aperitivo e cena, in ambiente smart e di design. La gestione del locale è affidata a Enrico Bartolini, chef 2 stelle Michelin del ristorante del museo. Arte e cucina, che combinazione blasonata!

 

Carlo e Camilla in Segheria: sapori limpidi e dettagli inattesi

Sotto la direzione dello chef Carlo Cracco, una stella Michelin, Luca Pedata e una squadra di giovani cuochi propongono una cucina minimal, dunque materie prime di altissima qualità che seguono un percorso stagionale, prestando attenzione alla territorialità dei prodotti. Raffinate tecniche di cotture, a volte insolite, sicuramente retaggio di Cracco, utili al miglioramento degli ingredienti per un menù che varia circa ogni tre mesi.

Una versione più easy di Carlo, a dimostrazione di come una unione ben riuscita con Camilla ha sviluppato la sua cucina.

 

Langosteria café milano: informale e mai scontato

Ceviche di orata, piccante al punto giusto con un retrogusto di lime, abbracciato dalla superba cipolla rossa di Acquaviva delle Fonti. Una pasta tirata, come si faceva una volta, insieme a un pescato nudo e crudo del giorno, condita con dell’extravergine al limone.

Creatività dello chef stellato Giorgio Damini unita a tagli di carne scelti del macellaio Gian Pietro Damini, fratelli con la passione per l’alta cucina, in un locale nel centro storico meneghino. Attenzione ignari passanti, non potrete fare a meno di entrare. 😉

 

Spazio: formazione, valore e tradizione in piazza Duomo

All’ultimo piano, in cima e ancora al top dell’edificio, nulla è più in alto di così. La vista dalla sala principale toglie letteralmente il fiato con piazza Duomo in tutto il suo splendore. L’arredamento moderno e di gusto si fonde perfettamente con la cucina, che propone ricette semplici e della tradizione italiana, rivisitate in stile Niko Romito: ziti al sugo leggero di tre carni; tagliatelle con parmigiano, pepe, limone e menta; lenticchie, cazzarielli e nocciole.

Dunque, tenetevi uno “spazio” nella vostra agenda per questo locale, magari per un sabato sera fuori dal comune!

 

Chic & Quick: Sadler per tutti

La stella Michelin di Sadler, il gusto della ricercatezza e la serenità di un pasto, questa è l’offerta del suo bistrot di alta cucina. Il McSadler, con salmone fresco cotto con salsa aurora e chips di patate, è il fulgido esempio di come con pochi ingredienti si possa ottenere qualcosa di stellare.

Un menù stellato comprensivo di dolce, il coperto e un buon bicchiere di vino alla modica cifra di 20 euro o poco più, così da rendersi disponibile a tutti. Aperto sia a pranzo che a cena, l’ambiente versatile del locale ospita ogni momento della giornata al meglio, senza tralasciare quei dettagli che solo chi possiede una costellazione (come Sadler) è in grado di sistemare.

 

Di Luca Banfi

Condividi questo articolo