Forte Village Resort. In quell’angolo di paradiso, in Sardegna.

DI Chiara Maci | 3 Set 2013

Conosco il Forte Village da anni. Ci andavano i miei genitori quando noi bimbi eravamo piccoli e sicuramente gli italiani che leggono questo post, lo conosceranno almeno di nome.
Inutile dire che stiamo parlando di un resort di extra lusso, uno di quelli che ci si può permettere poche volte nella vita ma che mantiene tutto quello che promette.

Quando quest’anno, al termine delle mie vacanze campane, ho deciso di andare in Sardegna, in quel meraviglioso angolo di Sardegna a pochi chilometri da Cagliari (esattamente Santa Margherita di Pula) è stato per godermi non solo il mare, la meravigliosa talassoterapia e il relax necessario in questo periodo (ve ne parlerò nel prossimo post), ma soprattutto per scoprire la cucina e i 21 ristoranti che ruotano all’interno del magico complesso.

Impossibile provarli tutti (e conoscete i miei ritmi), ma voglio raccontarvi le impressioni, i gusti, gli odori e i colori di cibi locali e non, attraverso i miei occhi. Come sempre.

21 ristoranti.
Divisi tra buffet, pizzeria, ristoranti tipici, ristoranti gourmet e stellati, per un target più ricercato.
Centinaia di lavoratori, divisi tra cuochi, camerieri, sommelier, “sfogline”, gelatai, pasticceri.
Per soddisfare i palati più esigenti e per accontentare quelli dei più piccoli.

Qui al Forte Village ognuno ha un ruolo e una collocazione ben precisa. Ci sono Antonia ed Efisia, le pastaie storiche che producono ogni giorno chili di pasta di formati diversi, compresa quella all’uovo ripiena, per i ristoranti di nicchia.
Guardate voi stessi la meraviglia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

C’è il gelataio bolognese che ha scelto la Sardegna come sua nuova terra e che ogni giorno produce quintali di gelato di gusti diversi, per tutto il resort. Dai ristoranti, ai buffet, alle piccole gelaterie accanto alla spiaggia.

Ci sono tutte le persone addette alla colazione che soddisfano al meglio qualunque richiesta.
Perchè qui al Forte Village vige un comandamento: soddisfare il cliente. Che potrebbe sembrare cosa semplice, quando il cliente può permettersi grosse spese, ma non sempre è cosi. Sopratutto in Italia.

Nell’ordine ho avuto il piacere di visitare il ristorante Sardo, dove ho assaggiato ottimi culurgiones ripieni di patate e menta e un tenerissimo maialino sardo. Per terminare con le seadas con miele di corbezzolo. Mi sono mancati i malloreddus, ma ovviamente li ho mangiati il giorno dopo a pranzo, nella Pizzeria fronte mare.

La Pizzeria, appunto. Non vi dico la bontà di questa pizza. 300 sfornate ogni giorno a pranzo, con i condimenti più diversi e gustosi. Dalla tradizionale napoletana con bufala alle ricercate con pesto di pistacchi, lardo, pecorino e formaggi locali.
L’impasto? Un segreto fatto di farina e semola, perfettamente lievitato e digeribile in un attimo.
La meraviglia? Le focacce … guardate voi stessi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il ristorante Belvedere, invece, è un pezzo forte del resort. Un menu elegante e mai banale, piatti semplici e allo stesso tempo creativi e ricercati, con un occhio particolare alla presentazione. Il tutto in un contesto magico, su un terrazza accanto al Castello. Così come il ristorante Le Dune, con un menu semplice ma ricercato, uno interamente dedicato all’aragosta e una vista sulla spiaggia a dir poco magica.

Il ristorante Forte Gourmet, con a capo lo chef Rocco Iannone è invece stato il mio preferito. La cucina che mangerei tutti i giorni. Quella semplice, che lui definisce naturale, ma che io semplicemente chiamo sana. Verdure dell’orto da lui creato, cotture espresse senza grassi con una predilezione per IL condimento per eccellenza, l’olio extra vergine di oliva. Le sue origini, ahimè sono di parte, non mentono. Campano, più precisamente cilentano come me, amante della cucina genuina a tal punto da difenderla con i denti. Criticato su decine di blog e di siti, io l’ho trovato semplicemente meno ruffiano di tanti altri cuochi.
E l’ho apprezzato. Un po’ come ho apprezzato il suo panzerotto ripieno di ricotta di bufala e il suo raviolo allo scarpariello.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’orto, di cui vi parlavo, è qualcosa di speciale. Appena sopra al Forte Village Resort, a poche centinaia di metri, un orto con peperoni, pomodori, melanzane, basilico. Un orto ideale non solo per servire verdure fresche nei ristoranti sopra citati ma scenario ideale per fattorie didattiche o per giornate di educazione alimentare destinate ai bambini delle diverse nazionalità. Per dare un intrattenimento intelligente e utile, anche in vacanza.

Un piacere incontrare alla Cantina del Forte gli chef Tommaso Arrigoni e Eros Picco di Innocenti Evasioni (Milano), che avevo recensito tempo fa.
Il menu, speciale, in abbinamento ai vini della cantina Terlan, eccolo per voi:

Insalata di astice, citronette al miele e frutto della passione, abbinata ad un Terlaner
Risotto al nero di seppia, crudo di seppia e polvere di peperone candito, abbinato ad un Quartz Sauvignon Blanc 2011
Lombatina di agnello arrostita, melanzane cotte al forno e porcini rosolati, abbinata ad in Greis Lagrein Riserva 2009 Magnum
Sorbetto di fichi d’india, latte di mandorla e torta sbrisolona abbinato al Juvelo Gewortztraminer Passito 2011

La cena si è svolta nella Cantina del Forte, luogo magico in cui trovare etichette uniche. Dai grandi Sassicaia, agli Chateau d’Yquem, ai Taurasi e Masseto di annate storiche.

Un luogo che esula un po’ dal contesto “villaggio” e ti riporta a quelle cantine ricercate in cui assaggiare davvero qualcosa di speciale. Per i palati più esigenti e per le tasche più generose.

La Locanda sorge invece proprio fronte mare. Pochi coperti e una firma d’eccezione: Giancarlo Perbellini. E’ qui che ho assaggiato una mozzarella in carrozza destrutturata, uno spaghetto al pomodoro che desideravo da giorni e che ho decisamente apprezzato, un gambero al vapore con fagiolini, patate e basilico. E per finire dolci meravigliosi ( e abbondanti).

Impossibile poi non nominare il Gordon Ramsey. Un nome ormai famoso in tutto il mondo anche ai meno food-addicted e una cucina italiana mediterranea rivisitata in stile fusion.
Il menu scelto dal cuoco e approvato da Gordon è ricco e trasversale, da una base di pietanze a base di pesce fino ad ottime carni.
Il prezzo di 170€ è contenuto per il luogo e per il “prestigio” del locale.

La pasticceria è invece un altro luogo di grande lavoro e produzione per il Resort.
Un team sorridente e impegnato diviso su panificazione, dolci, colazioni, dessert da fine pasto, piccola pasticceria, gelateria.

 

 

 

 

Capeggiati da Antonio Guerra che ha creato per noi questo favoloso dolce ipocalorico al mango e ananas, li abbiamo fotografati per voi.

Perchè dietro a tutte queste grandi strutture, dietro al funzionamento perfetto di questa grande macchina, magica e ideale, ci sono sempre delle facce.
E sono le facce delle persone che rendono possibile tutto questo. Tutti i giorni.

– tutte le fotografie sono di Elena Ginevra ed è vietato l’utilizzo se non dietro inserimento del credit ©ElenaGinevra