Madre! La prima del film a Parigi.

PARIS, FRANCE - SEPTEMBER 07: (L-R) Director Darren Aronofsky and Chiara Maci attend a Wolvesmouth Dinner Event for the film "mother!" at Les Films 13 on September 7, 2017 in Paris, France. (Photo by Kristy Sparow/Getty Images for Paramount Pictures) *** Local Caption *** Darren Aronofsky;Chiara Maci
DI Chiara Maci | 14 Set 2017

Paris is always a good idea.

36 ore parigine, un film, Madre!, in uscita in Italia il 28 Settembre e da poco presentato al Festival del Cinema di Venezia, un regista unico nel suo genere ed una cena meravigliosa (a cura di Craig Thornton, chef di Wolvesmouth, supper club super esclusivo a Los Angeles).

 

 

 

Un’occasione unica per me che, abituata a scrivere di enogastronomia, a volte trovo affascinanti questi inviti. E con grande entusiasmo mi affaccio a scrivere di temi diversi, confrontando la mia sensibilità con quella dei diversi artisti creatori incontrati.

 

È il caso di Darren Aronofsky. Per molti un genio. Per altri un visionario. Sicuramente un regista che divide, come i suoi film.

Celebre per aver diretto film di grande successo tra cui Requiem for a Dream, The Wrestler (per cui vinse il Leone d’Oro al miglior film alla Mostra internazionale d’arte cinematrografica di Venezia nel 2008), Il cigno nero (Oscar a Natalie Portman) e Noah.

 

Madre! non è un film facile. Non è un film per tutti. Che alle volte può essere un bene.

Il mistico si mescola allo psicologico in un percorso che sale e scende lasciando il pubblico libero di avere varie interpretazioni e discussioni.

 

La stessa audacia, la stessa forza a volte un po’ “splatter” l’ho ritrovata perfettamente nel menù della cena. ( Il mio “riadattato” alla situazione con piccolissime modifiche ma perfettamente conforme a quello degli altri influencer)

A fare da cornice una dimora privata, appena ristrutturata e situata nel cuore della città a due passi dagli Champs-Élysées.

 

 

Lo chef Craig Thornton è riuscito a ricreare le sensazioni provate oggi al cinema.

Trentacinque anni ed una storia che inizia con la pasticceria per poi evolversi.

Creativo, preciso, perfezionista ed informale. Doti che si rispecchiano nei suoi capolavori, quasi come fossero dipinti pieni di significati intrinsechi.

Un artista che manda in scena piatti energici, ricchi di giochi di colori intensi che richiamano all’occhio particolari non edibili per poi rimanere all’assaggio piacevolmente sorpresi.

 

 

 

Lamb bolognese – pistachio mint pesto – raviolo – grape – port – romano bean

 

Snap pea risotto – sea trout – turnip – blueberry – lemon gelee – cabbage – dill – borage

 

Financier – butterscotch pudding – cashew – peach – nectarine – meringue – honey coconut crunch

 

Il dolce ha lasciato estasiati tutti, ma mai come l’arrivo di Aronofsky e di Jennifer Lawrence. Lei eterea, magica. Una bellezza disarmante ed un viso angelico che lasciano senza fiato, dopo averla vista nei panni della protagonista (Madre natura?) del film.

Lui gentile, cordiale e pronto ad ascoltare e rispondere ad ogni domanda senza riserve. Dietro a questi film ci sono tanti significati, sta a noi capirne il senso.

“Non dev’essere stato facile vederlo con il pancione” mi ha detto scherzando. E in effetti così è stato.

Ci ha lasciato senza parole, un po’ come il film.

– Lo potrete vedere nelle sale italiane dal prossimo 28 settembre distribuito da 20th Century Fox Italia. –

 

 

 

 

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