Storia di due imprenditori e di un grande amore tutto mediterraneo: la pizza.

DI Chiara Maci | 4 Dic 2017 | IN COLLABORAZIONE CON Apizza

 

L’unico modo di fare un ottimo lavoro è amare ciò che fai, diceva Steve Jobs.

E non ti annoierai un solo giorno, aggiungo io.

 

D’accordo con me ci sono due imprenditori “illuminati” che nell’ultimo anno, dopo mesi e mesi di sviluppo e ricerca del prodotto perfetto, hanno lanciato una start up che porta un nome tanto semplice quanto partenopeo e che all’interno custodisce il segreto della buona pizza napoletana.

‘A pizza nasce a Napoli, precisamente nel giardino di casa.

È da quel forno a legna che escono le prime pizze impastate e lievitate sotto la cura del maestro pizzaiolo Nino, vengono abbattute in un piccolo abbattitore in garage e poi surgelate.

I fondatori sono Maurizio Ramirez, classe 1964, ideatore del progetto con un passato nel settore calzaturiero e con una grande voglia di esportare e comunicare la cucina mediterranea nel mondo, e Guido Freda, classe 1962, prima licenziatario e poi joint venture partner di McDonald’s, ex marketing manager P&G, oggi socio alla pari di Ramirez nella Vulcano Food Gourmet Srl.

E così, dopo due anni di sperimentazioni e di studio dell’innovativa tecnica di criogenesi, la creazione della prima VERA pizza surgelata di qualità e, a coronare tutto, il brevetto per Invenzione Industriale attribuito, dal Ministero dello Sviluppo Economico, al “metodo per la produzione e conservazione della pizza napoletana ARTIGIANALE” (il processo prevede l’abbattimaneto del prodotto da 90 gradi a -20 gradi in 10 minuti salvaguardando gusto, profumi e proprietà nutritive).

Un traguardo poter mangiare, oggi, una vera pizza napoletana artigianale, comodamente a
casa, quando si vuole, scegliendo da sé il metodo migliore di cottura (si può scegliere una cottura morbida o una più croccante), evitando quegli spiacevoli imprevisti della pizza “gommosa” ordinata a domicilio.

Un traguardo ancora più importante quello della Certificazione dell’Associazione Italiana Celiachia per le prime pizze criogenizzate senza glutine (vi sfido a riconoscere le differenze).

Gli ingredienti non potevano che essere i migliori. Produttori locali (farina 00 Caputo, acqua,
pomodoro campano, fior di latte o mozzarella di bufala, olio evo di qualità, basilico, scarola
cilentana, olive di Gaeta, etc etc), uno stabilimento artigianale a Pozzuoli con due forni a legna e tante mani di maestri pizzaioli, un tunnel di refrigerazione ad azoto liquido.

9000 pizze al giorno. Senza mai perdere qualità.
(A tutti gli scettici, provatela e poi scrivetemi).

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