Un week end nelle Langhe.

DI Chiara Maci | 19 Lug 2018

 

Questo articolo nasce da una vita passata fra le dolci colline del Barolo, nelle Langhe.

Sempre alla ricerca di nuovi posti da visitare, percorsi di trekking, ristoranti ed osterie, cascine ed agriturismi con piscina, castelli e musei, boschi incontaminati e panorami mozzafiato.

 

Ecco quindi i miei consigli (non scontati),  per un breve soggiorno nelle Langhe.

 

Dove dormire:

 

ARBORINA RELAIS (LA MORRA)

Nuovo boutique hotel a La Morra, splendidamente integrato nella natura e nel paesaggio che lo circonda, con una grande terrazza affacciata sulle colline del Barolo.

Linee essenziali, grandi vetrate, piscina aperta ed all’interno della struttura un ristorante stellato gestito dallo chef Andrea Ribaldone.

www.arborinarelais.it

 

LANGHE COUNTRY HOUSE (NEIVE)

Una casa di campagna ristrutturata, immersa nel verde in uno dei borghi più belli d’Italia, Neive.

Il B&B offre poche suite di design curate nel minimo dettaglio, che mantengono il calore della tradizione.

Piscina all’aperto con vista meravigliosa.

www.langhecountryhouse.it

 

CASA SCAPARONE (LOCALITÁ SCAPARONE – ALBA)

Una cascina come quelle di una volta, che vuole chiamarsi “casa” per enfatizzare il concetto di condivisione.

Le camere sono semplici ma caratteristiche, mattoni, rame e legno.

Casa Scaparone produce e vende anche prodotti home made come cereali, pasta, vino e tanto altro, tutto certificato biologico.

La cucina, oltre alla proposta tradizionale, ha proposte vegetariane e vegane.

www.casascaparone.it

 

Cosa vedere:

 

CASTELLO DI SERRALUNGA D’ALBA

Slanciato e maestoso, sorge imponente di fronte a te e domina uno dei borghi più belli e intatti delle Langhe.

È considerato uno degli esempi meglio conservati di castello nobiliare trecentesco del Piemonte e rappresenta un caso unico in Italia per la sua struttura architettonica propria di un donjon francese.

www.castellodiserralunga.it/it/

 

PANCHINE GIGANTI FRA I FILARI

Lo sapete che ci sono 8 panchine giganti sparse nel Piemonte, tutte colorate e immerse in paesaggi splendidi con vedute mozzafiato?

Sarà divertente andare alla ricerca delle panchine fra una collina e l’altra, da fare a piedi, in bici o in macchina.

 

 

TENUTA FONTANAFREDDA

52 ettari di vigneti, prati, un bosco con percorsi di meditazione, animali da cortile, un grande lago, due ristoranti (osteria Disguido e il due stelle Michelin “Da Guido”), una cantina sotterranea, una “bottega del vino” per degustazioni e acquisti ed un museo.

Insomma Fontanafredda non è solo vino ma un vero e proprio villaggio dove è possibile trascorrere l’intera giornata fra cibo e natura.

www.fontanafredda.it/site/

 

Dove mangiare:

 

DA GUIDO (SERRALUNGA D’ALBA)

Siamo negli anni ‘60 e Guido e Lidia Alciati, nel loro “Guido da Costigliole”, introducono per primi il menu fisso e la prenotazione obbligatoria, rivolgendosi così soltanto agli appassionati e non ai passanti.

Prima degli Alciati, l’agnolotto era quello quadrato, tipico di Torino e del Monferrato. Poi la loro rivoluzione silenziosa ha ribaltato le gerarchie: Lidia ha inventato il raviolo al plin (“pizzicotto” nel dialetto piemontese), ancor oggi capostipite della cucina regionale piemontese e di conseguenza del loro menu.

Oggi il figlio Ugo porta avanti la tradizione nel suo ristorante due stelle Michelin all’interno della tenuta “Fontanafredda”.

Una villa d’epoca lo ospita per celebrare la cucina della tradizione, con materie prime uniche e piccole rivisitazioni.

www.guidoristorante.it/guido-ristorante/

 

IL CENTRO (PRIOCCA)

La tradizione eseguita alla perfezione portata avanti dal ‘52.

Il Fritto Misto è uno dei simboli del ristorante “Il Centro”, una delle massime espressioni della mano di Elide ed un pilastro della cucina piemontese.

Animelle, cervella, fegato di vitello, salsiccia, frisse, sono separatamente impanati e separatamente fritti in olio e burro. Il piatto è l’esempio che meglio illustra la regola d’oro che in cucina non si butta via niente.

Sicuramente il posto migliore per trovare ricette tipiche eseguite divinamente, eleganti e gustose, “Il centro” per me è una sicurezza sempre, è casa.

Vale la visita anche per la cantina sotterranea che vanta etichette d’epoca e selezioni preziose.

www.ristoranteilcentro.com

 

 

ARGAJ (CASTIGLION FALLETTO)

Locale di design, bianco e beige, affacciato sulle colline.

La cucina è indissolubilmente legata alla terra ed ai suoi prodotti. Ma quando pensi di aver assaggiato tutto, l’Argaj sa sempre sorprenderti con abbinamenti gustosi e leggeri, materie prime ottime (anche pesce) ed una vista sulle Langhe che lascia senza parole.

 

LA LIBERA (ALBA)

Nel cuore della città di Alba, sicuramente uno dei pochi gioielli.

La libera porta con sè la raffinatezza del ristorante e lo spirito conviviale delle osterie.

Cucina e carrello di formaggi a vista, arredamento semplice ma elegante.

La cucina propone frutta e verdura dell’orto di casa ed un’ampia selezione di carni che son da sempre il loro cavallo di battaglia.

(vitello tonnato, ravioli di gallina nel suo brodo, scamone di vitella, capretto, piccione, brasato, e tanto altro).

Impossibile non uscirne soddisfatti.

 

CAMPAMAC (BARBARESCO)

Dallo stellato “La ciau del Tornavento”, che non cito perché parla già da se, Maurilio Garola ha da poco raddoppiato con la sua proposta di osteria moderna 2.0.

Il Campamac è elegante ed high tech, un mix fra Milano e New York.

L’ingresso ti mette davanti ad un piccolo banco “da drogheria” dove si possono acquistare sughi, conserve e altri prodotti cucinati dallo chef.

Poi un corridoio di vetrate mostra da un lato la cucina, dall’altro distese di carne, cruda e sanguigna, esposta con la stessa cura con cui una gioielleria espone i suoi diamanti.

L’invito è quindi quello di provare la loro carne, di ogni tipo e con diverse cotture, impossibile rimanerne delusi.

www.campamac.com

 

DA FELICIN (MONFORTE D’ALBA)

Oltre ad essere un bellissimo albergo, Da Felicin ha da sempre attirato la mia attenzione per il meraviglioso giardino interno che abbraccia i pochi tavolini dove è possibile mangiare d’estate.

Dal 1927 tre generazioni portano avanti la tradizione più genuina, nel bellissimo borgo di Monforte d’Alba, con una cucina fresca ed in gran parte biologica.

Il locale è in legno, con arredamenti vintage, ogni quadro o tappeto racconta la loro storia.

La cucina non può prescindere dalla qualità della materia prima: il menù cambia a seconda di cosa “c’è nell’orto”, la verdura e la frutta utilizzata provengono da agricoltura biologica, il pollame e le anatre da allevamenti di fattoria.

https://www.felicin.it/

 

OSTERIA DELLE AIE (CASTELLINALDO D’ALBA)

Un cortile circondato da casette colorate, l’osteria è arredato in stile shabby chic con luci soffuse, tavoli ravvicinati ed un carrello di formaggi con una selezione invidiabile.

Il concept è quello del menù fisso, con magnum di vino sul tavolo, ed un torrone gigante da affrontare a fine pasto.

La cucina è quella della tradizione, quella della nonna, senza fronzoli o rivisitazioni, ma ben eseguita, un modo diverso per provarla, in un ambiente divertente ed accogliente.

 

Queste sono solo alcune delle tante cose da vedere e provare nelle Langhe.

Sicuramente non rimarrete delusi, né a pancia vuota.

 

 

 

 

 

 

 

Di Giulia Gattiglia

Credits
Photo By Giulia Gattiglia
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