La storia più fantasiosa riguardante le origini del tiramisù narra di un pasticcere torinese che, in seguito ad una richiesta dell’allora primo ministro Camillo Benso Conte di Cavour, creò un dolce che sostennesse il goloso statista nella sua difficile opera di unificare il territorio italiano. Da qui il nome, appunto, di “tiramisù”.
E chi non ha bisogno ogni tanto di una piccola carica dolce per far tornare il sorriso?
Il tiramisù è il classico dessert che ognuno fa a modo suo. C’è sempre l’ amico che ti dice “mia madre lo fa così”, l’ amica che “come lo faccio io non lo fa nessuno”, la conoscente perennemente a dieta che “il tiramisù si fa con la ricotta light e non con il mascarpone”. Benissimo. Il mio non sarà quello di Pompi a Roma, ormai storico anche per i non romani, ma si difende bene.
Seguitemi in cucina.
Ingredienti:
1 confezione biscotti secchi (io uso i Novellini)
100 gr cioccolato fondente
1 bicchiere di caffè
250 gr mascarpone
2 uova
zucchero q.b. (perdonatemi, ma l’ho messo a occhio!)
cacao amaro
Sciogliete il cioccolato fondente a bagnomaria.
Separate gli albumi dai tuorli e unite a questi ultimi lo zucchero, sbattendo con una frusta energicamente. Aggiungete il mascarpone a questo composto evitando di formare grumi.
A parte montate a neve 1 solo albume che incorporerete al mascarpone.
Iniziate ora a creare una base (in un bicchiere trasparente) di biscotti “inzuppati” nel caffè, a seguire il cioccolato sciolto a bagnomaria e infine la crema di mascarpone. Proseguite per 2 o 3 strati.
Per ultimo coprite con cacao amaro.
(un consiglio: aggiungete le noci tagliate grossolanamente per un risultato più deciso)
Il sommelier consiglia: Fattoria Zerbina, Albana di Romagna Passito Arrocco 2006
Con questa ricetta partecipo al contest Fresche Dolcezze D’estate