Andare a vivere da soli, in una casa propria, è il sogno di molte coppie. Anche le persone con sindrome di Down hanno gli stessi desideri di chiunque altro e hanno quindi il diritto di vivere una relazione sentimentale, di scegliere una vita autonoma e di costruirsi una famiglia. Stesse opportunità e possibilità di scelta: a questo tema è dedicata la decima edizione della Giornata Mondiale sulla sindrome di Down, in programma sabato 21 marzo 2015.
In Italia, CoorDown Onlus – Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down – celebra il World Down Syndrome Day attraverso una campagna di sensibilizzazione per promuovere l’importanza dell’autonomia e il diritto a scegliere una dimensione residenziale indipendente: “The Special Proposal”.
I protagonisti del docu-reality sono i romani Salvatore e Caterina, una coppia di adulti con sindrome di Down che da anni sta seguendo un percorso di autonomia abitativa. I due vogliono vivere insieme e Salvatore ha finalmente deciso di chiederlo a Caterina in un modo speciale: con una dichiarazione a sorpresa nel suo posto di lavoro a Roma. Caterina è ignara di tutto quando Salvatore entra. Ma lui non è solo: ad accompagnarlo ci sono i Neri per Caso che le dedicano la canzone “Come Away with Me” di Norah Jones. Quando Salvatore si inginocchia e tira fuori dalla tasca un cofanetto, ecco l’altra sorpresa: all’interno non c’è un anello ma la chiave della loro nuova casa.
Gli adulti con sindrome di Down devono avere la possibilità di scegliere, di prendere decisioni e di avere il controllo delle proprie vite. Il traguardo dell’indipendenza si fonda sulla costruzione di relazioni sociali soddisfacenti, la realizzazione di processi d’inclusione nel sistema scolastico e formativo, la possibilità di lavorare e di godere di pieni e uguali diritti, senza discriminazioni. Sono proprio questi gli aspetti messi in evidenza dagli articoli 19 (“Vita indipendente e inclusione nella società”) e 23 (“Rispetto del domicilio e della famiglia”) della Convenzione dell’ONU sui diritti delle persone con disabilità che sanciscono il diritto di fondare una famiglia e di scegliere in autonomia il proprio luogo di residenza, con la stessa libertà di scelta di chiunque altro.
L’indipendenza abitativa è il punto di arrivo di un lungo percorso di crescita e di acquisizione di consapevolezza della propria identità: molti giovani e adulti con sdD possono raggiungere gradualmente, nel corso degli anni, un livello di autosufficienza nella gestione della vita quotidiana e di autodeterminazione, grazie al supporto e alla collaborazione delle famiglie che incoraggiano il processo di “distacco” e al lavoro degli educatori coinvolti nei singoli progetti sul territorio.
«Salvatore e Caterina partecipano a DOMUS per verificare concretamente la gioia ma anche le difficoltà che si possono incontrare nella convivenza quotidiana – spiega Stefania Mazotti, psicologa responsabile della Fondazione Italiana Verso il Futuro e coordinatrice del progetto Domus -. Questo permette a loro e alle loro famiglie sia di attivare un graduale processo di “svincolo emotivo”, sia di monitorare attraverso gli operatori quali reali esigenze possono presentare nella gestione della quotidianità. L’autonomia delle persone con sindrome di Down non si realizza solo in coppia: si può vivere un’affettività piena e soddisfacente anche nelle relazioni amicali e di gruppo, come spesso osserviamo nell’ambito del progetto DOMUS».
«È il quarto anno di collaborazione con CoorDown e siamo sempre più orgogliosi di come tutte le persone coinvolte in questa iniziativa mettano tutta la loro passione e professionalità al servizio di questa iniziativa, che è più di una semplice campagna – ha dichiarato Giuseppe Caiazza, CEO Saatchi & Saatchi Italia e Francia e Head of Automotive Business S&S EMEA -. Ancora una volta, CoorDown ha perfettamente capito come un approccio innovativo, in una comunicazione di questo tipo, possa fare davvero la differenza».
«Grazie alla regia di Edoardo Lugari – sottolinea Karim Bartoletti, Executive Producer di Filmmaster Productions – abbiamo realizzato un progetto di alta qualità in cui non avevamo la possibilità di ripetere le scene, un concetto che spesso non fa parte del nostro business di produttori pubblicitari. Coordown, grazie alla direzione creativa data dalla Saatchi & Saatchi, ha dimostrato come si possa rinnovare la propria comunicazione in maniera creativa e intelligente senza cadere negli automatismi emotivi tipici della comunicazione non profit».
Il CoorDown promuove, ogni seconda domenica di ottobre, la consueta Giornata Nazionale delle persone con sindrome di Down, anche attraverso la produzione di campagne pubblicitarie e di comunicazione sociale. Il 21 marzo di ogni anno, inoltre, organizza e promuove in Italia il World Down Syndrome Day.
Il CoorDown rappresenta oggi l’organismo ufficiale di confronto con tutte le Istituzioni per quanto riguarda le problematiche e i diritti delle persone con sdD.