Crescenta bolognese o focaccia genovese?

DI Chiara Maci | 10 Gen 2010

 

 

Ho avuto il piacere di conoscere Benedetta Parodi alla presentazione del suo nuovo libro, a Milano.

Una persona semplice, nella sua umiltà e simpatia. E mi sono così accostata per la prima volta alle sue ricette. Ammetto di non guardare il programma, per problemi di orari e tempistiche, ma avendo ricevuto i suoi libri, non ho resistito.

E finalmente posso dire, con estrema sincerità, che le foto non saranno quelle di Donna Hay (che poi, ognuno ha i suoi gusti, ma io sono per le foto realiste, non per quelle finte), che le ricette non saranno quelle di Ducasse, che la qualità di stampa non è quella dei libri di Trish Deseine. Ma.

Ma le ricette sono VERE e giuste. Insomma, non facciamo i finti moralisti.

Di tutti quei libroni splendidi che compriamo e che noi food blogger amiamo, quanti ci servono davvero?

Quante ricette sono correte? Siate sinceri. C’è ancora questa voglia di ingannare con qualche elemento mancante in modo da “tenersi per se la ricetta originale”.

Beh, sul libro della Parodi non correte questo rischio. E questa focaccia è divina.

(A Bologna la chiamiamo crescenta. Ma è conosciuta come focaccia genovese. E in tutta italia è la semplicissima focaccia salata)

 

Ingredienti:

350 gr farina

2 cucchiaini di zucchero

50 gr burro fuso

1 patata lessa

2 cucchiai olio evo

sale

1 cubetto lievito

 

Impastate la farina con il lievito, sciolto in mezzo bicchiere di acqua tiepida e zucchero.

Aggiungete il burro fuso, il sale, l’olio e la patata schiacciata. Lavorate affinchè diventi un impasto morbidissimo ma compatto. Formate una palla e lasciate lievitare per circa un’ora coperto in un posto tiepido.

Stendete in una teglia unta di olio e lasciate le “ditate” tipiche della crescenta.

Coprite e fate lievitare un’altra ora. Preparate la salamoia con 1 dito di olio, due di acqua e sale grosso.

Coprite con questa salsina e cuocete a 200° per circa 20 minuti in forno ventilato.

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