Primo giorno di svezzamento.
C’è un’agitazione in casa che non ho neanche quando devo incontrare il cliente più esigente con cui lavoro.
Ho comprato le carote, le zucchine, le patate. Nel dubbio, ho preso anche altre mille verdure che non mangerà lei, ma che mangerò io.
Ma sono così felice del nostro primo giorno di pappa insieme!
Quindi. La pediatra mi dice di iniziare con il brodo vegetale da mescolare alla crema di riso o di mais e tapioca.
Io ho scelta la crema di riso.
Per il brodo vegetale ci servono:
1/2 zucchina
1/2 carota
1 patata piccola
400 ml di acqua
Niente sale e niente prodotti contenenti glutine.
Quindi pelo la carota, lavo la zucchina, pelo la patata, aggiungo acqua fredda e metto in un pentolino sul fuoco per una mezz’ora. Estraggo il brodo (lascio le verdure a parte e le mangio io!), lo rendo tiepido e mescolo due cucchiai di crema di riso.
Cucchiaino alla mano e …si comincia!
Dottoressa, tutto corretto?
Se io volessi aggiungere qualche verdura, potrei farlo o è bene aspettare?
E se Bianca rifiuta categoricamente la prima pappa, che faccio? Insisto?
Mamme, voi che mi dite?
Qui nella App 1000 giorni intanto trovate la ricetta del brodo vegetale e, a breve, delle pappe 🙂
Cara mamme,
il brodo tradizionale si prepara con carote, patate e zucchine, ma non ci sono motivi per non alternare anche altri tipi di verdura. La raccomandazione è quella di stemperare nel brodo vegetale crema di riso, omogeneizzato e poi aggiungere olio extravergine di oliva a crudo.
2 cucchiai di passato delle verdure utilizzate per il brodo potranno essere aggiunti alla pappa con l’accortezza di proporre anche a parte, una verdura a scelta o tra quelle utilizzate per il brodo o un’altra qualsiasi verdura di stagione passata per sollecitare il gusto del bambino ed abituarlo al sapore delle verdure.
Dopo aver fatto sedere la bambina sul seggiolone è bene accertarsi che la temperatura del cibo non sia elevata, metterle di fronte i due piattini, preparare un cucchiaino di pappa o verdure ed aspettare che sia la bambina ad aprire la bocca per mangiare.
Si raccomanda di non forzare con il cucchiaio l’apertura della bocca. Se la bambina non apre la bocca all’arrivo del cibo o non è pronta per la pappa (in questo caso si può rimandare l’inizio delle pappe di una o due settimane) o il pasto è troppo ravvicinato al precedente e quindi non ha abbastanza appetito.
In caso di rifiuto quello che è certo è che non va preparata un’altra pappa è bene non distrarre la piccola. E’ possibile e corretto parlare con la bambina con un tono di voce calmo e rassicurante e non allarmarsi in caso di rifiuto vivendo la situazione come un dramma. Il rifiuto del pasto è un’evenienza possibile, l’importante è il comportamento che l’adulto tiene in risposta. Se la madre trasmetterà ansia, agitazione e comincerà ad intrattenere con giochi, TV ecc. il bambino non potrà che apprezzare questi comportamenti e ripeterà il rifiuto che ha suscitato tanto interesse ad attenzione nei suoi confronti.
In caso di rifiuto si propone quello che è già pronto sulla tavola oltre alla pappa come ad esempio la frutta. Se viene rifiutata anche la frutta, il pasto è finito. Alla prossima occasione l’appetito sarà recuperato!