Mentre iniziavo a scrivere questo post, al ritorno da 3 giorni meravigliosi nel mio amato Sud, mi rendevo conto di non avere fotografie (quelle che vedete le ho fatte con Instagram). Eppure avevo la reflex con me.
Ma ero al Sud. In quell’esatto angolo che amo talmente tanto da parlarne fino allo sfinimento. E allora le foto le porto dentro. Le immagini, gli scatti, i momenti, i colori, gli odori incredibili e le sensazioni che solo alcuni posti sanno darti.
Ospite di Ferrarelle, ero più precisamente a Vico Equense alla ormai celebre “Festa a Vico” organizzata da Gennarino Esposito.
Iniziando da un primo giorno nello stabilimento di Ferrarelle, a Riardo, in provincia di Caserta, dove io e i miei compagni di viaggio abbiamo seguito il percorso dell’acqua, dalla sorgente all’imbottigliamento, attraverso le sue fasi e le dettagliate spiegazioni dei responsabili dell’azienda.
A pochi passi dallo stabilimento, un meraviglioso progetto di riqualificazione e valorizzazione del territorio avviato da Ferrarelle, in collaborazione con il FAI (il Fondo Ambiente Italiano): Masseria delle Sorgenti.
Guardate che meraviglia.
E all’interno un forno a legna, una cucina perfettamente funzionante e attiva e tanti piatti pronti ad accoglierci. A cominciare dalla pizza, ai maccheroni alla genovese, la carne alla griglia, la caprese al cioccolato.
Eh, il Sud…
La prima sera, cibo di strada sul lungomare di Seiano. Tante facce amiche, tanti cuochi, tanta “casa”.
Dalla pizza a portafoglio, al sorbetto con pomodorino secco, al pollo fritto in stile americano.
Tutto in tema “Tu vuo’ fa l’americano ma si made in Italy“.
Ma Festa A Vico è la cena al Bikini. Esattamente quella palma in mezzo al mare che vedete nell’immagine di copertina.
Il Bikini, avendo vissuto per anni tra Agropoli e Sorrento, lo conoscevo bene.
Ma con Festa a Vico è tutto un’altra cosa. I piatti di 1000 chef stellati, la serata di beneficenza i cui proventi erano destinati a favore delle onlus coinvolte e le Pizze delle Stelle, tre pizzaioli e la loro arte bianca ormai vicinissima all’alta cucina.
Credo di aver assaggiato se non tutti, almeno decine di piatti e di essermi innamorata di tre pizze su tre, di un cous cous pazzesco con crema di patate, capperi e spaghetti di calamari, una cheese cake mancata, almeno 4 dolci assaggiati e chissà quante cose mangiate in una serata intera fantastica e in una giornata successiva da Gigino Pizza a Metro a Vico.
Festa a Vico è questa, per me.
Tornare a casa, con occhi nuovi, conoscenze nuove e voglia di ritornare, esattamente tra 12 mesi.
Grazie Ferrarelle e grazie Sud, per le emozioni che sempre riesci a darmi.