“Non c’è niente di più bello di una vigna ben zappata, ben legata, con le foglie giuste e quell’odore della terra cotta dal sole d’agosto. Una vigna ben lavorata è come un fisico sano, un corpo che vive, che ha il suo respiro e il suo sudore” – C. Pavese, La Luna e i falò
E’ la mia prima volta a Trapani. Esco dall’aeroporto e mi guardo intorno, stranita e un pò delusa.
E’ un paesaggio povero e vuoto. Sorrido incuriosita.
Sulla strada verso Marsala, fotografo vigne di Catarratto, Inzolia e Grillo. I colori non colpiscono, sono normali e proprio per questo meravigliosi. Qui sembra tutto com’è. Senza eccessi, senza esagerazioni.
Un cielo semicoperto, un silenzio surreale, una spiaggia assente, un mare calmo.
Fotografia di Marsala, un sabato pomeriggio di Giugno.
Voglio raccontarvi i profumi di Favignana, le arancine calde, il tonno appena pescato, il cous cous di pesce, il pane cunzatu, le panelle, i cannoli e la ricotta indescrivibile, i bagli ormai distrutti e quelli recuperati, Donna Franca e i suoi segreti, il Grillo, il Catarratto, lo Zibibbo, le polpettine di bianchetti e le saline di Marsala.
Voglio raccontarvi tutto questo, ma i giorni scorrono senza un attimo di respiro.
Ho una splendida novità da comunicarvi a breve, che interesserà tutti voi amanti del cibo e delle ricette.
Ma andiamo per gradi. Domani i miei giorni siciliani diventeranno vostri.