Ho ringraziato pubblicamente tutti i presenti perché avere attorno, in un giorno cosi speciale, le persone più importanti della mia vita, mi ha fatto sentire una persona fortunata.
Amici da Bologna, mia sorella e i miei nipoti da Treviso, mia mamma, le amiche di Milano e i loro bimbi.
La mia prima festa da mamma.
Le animatrici, lo spettacolo delle bolle di sapone, la Prima candelina (che ha spento lei con un soffio deciso) e quell’emozione che solo un genitore sa.
In più proprio sabato ha iniziato a stare in piedi senza tenersi dappertutto e ora vedo davvero vicino il momento dei primi passi…(e del cambio casa).
Ma sono tantissime!! Dottoressa e’ vero??
Considerando che ora ne dice tre…ne mancano solo 897 ;-))
Dottoressa, secondo lei, quando iniziano generalmente a parlare di più i bimbi? E’ importante che io la stimoli con qualche gioco o con qualche “esercizio”? L’alimentazione e’ importante anche da quel punto di vista?
Fino a circa 18 mesi la maggior parte dei bambini usa un numero limitato di parole (mamma, papà, pappa, tata), i versi degli animali e poche altre parole riferite al contesto familiare. Generalmente tra i 18 ed i 24 mesi si assiste ad una accelerazione di questo sviluppo, con aumento quasi improvviso del numero (in media circa 200). Questo fenomeno viene chiamato “esplosione del vocabolario”.
Il linguaggio è una delle funzioni più complesse ed è favorito da un ambiente pieno di stimoli e la nutrizione fornirà il substrato necessario per lo sviluppo del cervello. In particolare il micronutriente che maggiormente influisce sullo sviluppo cognitivo è il ferro.
Il periodo di maggior rischio di carenza di ferro nell’infanzia è tra i 6 ed i 18 mesi e tale periodo è proprio quello critico per lo sviluppo del cervello. Dopo i 6 mesi più del 90% del fabbisogno di ferro dell’allattato al seno deve essere assicurato dagli alimenti complementari. Il latte vaccino contiene poco ferro e non dovrebbe essere introdotto prima dei 12 mesi se non nella preparazione di alcune ricette.
Il ferro contenuto negli alimenti non è tutto uguale: il ferro contenuto in carne e pesce ha un assorbimento buono che non è influenzato dagli altri alimenti della dieta. L’assorbimento del ferro contenuto in latte, uova, cereali, legumi, vegetali è inferiore e può essere migliorato dalla presenza della Vitamina C, contenuta in alcuni tipi di frutta (agrumi, ananas, kiwi, fragole, ciliegie, uva, ribes), verdure e ortaggi freschi (lattuga, radicchio, spinaci, broccoletti, broccoli, cavoli, cavolfiori, pomodori, peperoni) e tuberi (patate soprattutto se novelle).
Le strategie per prevenire l’insorgenza di carenza di ferro possono essere così riassunte:
· allattamento al seno esclusivo per 6 mesi, e proseguire durante la fase di diversificazione alimentare ed il più a lungo possibile.
· quando sia necessario l’allattamento artificiale, utilizzare formule arricchite in ferro.
· a 6 mesi integrare il latte materno con alimenti ricchi di ferro (per esempio carne e pesce)
· evitare alimenti che inibiscano l’assorbimento di ferro (the, fitati-fosfati, soia)
· evitare l’introduzione del latte vaccino (povero in ferro) almeno fino ai 12 mesi, meglio l’utilizzo di latte di crescita dopo i 12 mesi
· non escludere alimenti di origine animale dalla dieta del bambino
E’ comunque sempre importante confrontarsi con il proprio Pediatra che saprà dare indicazioni specifiche per le esigenze del singolo bambino.