Dopo innumerevoli battute sulla mia cucina decisamente poco light, ho deciso di cambiare regime.
Dalla prossima settimana si comincia con le ricette leggere, in linea con la stagione che sta arrivando.
– Sperando che questa pioggia interminabile finisca, altrimenti ricomincio con i dolci, eh-
E quindi, considerando che in questo piovoso venerdi bolognese il programma era ristorante sushi, perchè non prepararlo noi?
Detto, fatto!
Il procedimento è lungo, quindi inizio dagli ingredienti “accessori” (io trovo tutto all’Esselunga, ma dovreste trovare l’occorrente in qualsiasi grande supermercato):
1 padella wok
1 confezione di Alghe Nori Arnaboldi
1 bottiglietta di aceto di mele
1 tubetto di wasabi
1 bottiglietta di salsa di soia
zucchero
1 tovaglietta di bambù
Ingredienti principali:
1 kg di riso per sushi (mia sorella Angie ha sperimentato il riso comune -quello che scuoce per intenderci- e il risultato è perfetto e assolutamente più economico) –> per 10 persone circa
2 tranci di salmone freschissimo
2 tranci di tonno freschissimo
2 carote
2 confezioni di philadelphia (quello classico, non in vaschetta)
1 avocado
1 cetriolo
E cominciamo. Normalmente per preparare il riso, seguo le istruzioni sul retro della confezione, ma oggi ho imparato da Angie la tecnica alternativa.
Si lessa il riso in acqua non salata. Una volta cotto (ovviamente il chicco deve essere scotto) si scola come per il riso normale e si lascia raffreddare. A questo riso si aggiunge un bicchierino di aceto, 1 cucchiaio di zucchero e un po di salsa di soia.
Pronto il riso (che sarà un pò colloso e al gusto leggermente dolciastro), si stende sulla tovaglietta di bambù l’alga nori e si inizia a stendere con le mani umide il riso.
Una volta steso il riso, si inseriscono a fettine sottili il salmone/tonno, il philadelphia (o maionese), la carota e l’avocado/cetriolo.
Poi, aiutandovi con la tovaglietta, si chiude l’alga a rotolo, facendo attenzione a stringere bene quest’ultimo senza far uscire gli ingredienti.
Pronto il rotolo, si tiene in frigorifero per un’oretta e quando è ben compatto, si taglia a “fettone” che non sono altro che … gli uramaki!!!
Per i nigiri ho improvvisato un ovetto di riso sopra al quale ho adagiato una fettina di salmone e di tonno.
Il risultato è…beh, giudicate voi.
Sul gusto fidatevi di due cuoche provette (+ 1, la Carla ha preparato metà uramaki!)..assolutamente divino!
Il sommelier consiglia: Travaglino, Oltrepò Pavese Pinot Nero Rosè Brut Monteceresino