Lo scoglio. Quando si dice “famiglia”.

DI Chiara Maci | 27 Mar 2013


Ci sono posti dove ti senti e ti sentirai sempre a casa. Sono quei posti in cui sei stata la prima volta quando ancora eri troppo piccola per capire. Sono quei posti in cui sei capitata per caso all’età di 12 anni, quando le lacrime per il ragazzino conosciuto in vacanza erano l’unica cosa a cui poter pensare. Sono quei posti in cui sei tornata, anno dopo anno. Con un colore di capelli diverso, con un lavoro diverso, con qualche chilo in meno e qualche chilo in più, con un nuovo fidanzato, con i nipotini appena nati.
Sono quei posti in cui la tua famiglia si allarga, per diventare una cosa sola.

Il mio posto (ma parlo anche a nome di Angela) si trova a Sud.
In Campania, in provincia di Napoli, tra una curva e l’altra, dopo Sorrento. Passando per S.Agata o per Massa Lubrense.
Il mio posto si chiama Nerano ma più precisamente, Lo Scoglio.
In tanti, mentre leggeranno questo post, sorrideranno. Perchè penseranno a quella volta in cui sono stati allo Scoglio e hanno mangiato gli spaghetti alle zucchine più buoni del mondo. O si ricorderanno Mario e la sua gentilezza. O si ricorderanno Antonietta, il boss del ristorante, i figli Peppino e i suoi pomodori che sanno di genuino e Gigino e i suoi frutti di mare appena pescati, il nipote e chef Tommaso e le meravigliose Santina, Antonia e Margherita. Le donne lavoratrici, per eccellenza.
Lo Scoglio è questo.
E’ una famiglia. Una famiglia e un lavoro massacrante tra sala e cucina. Una famiglia e una capacità di affezione tra clienti e proprietari, incredibile. Una famiglia e non una persona che stia “con le mani in mano”, perchè allo Scoglio c’è sempre da fare.
Tra frutti di mare da aprire, barche da attraccare, clienti da coccolare e cucina da gestire.
Una famiglia e un matrimonio da incanto, un anno fa, con Antonia principessa per un giorno. Una famiglia e un piccolo marmocchio appena nato, che ha già capito di essere nato nella famiglia giusta. Una famiglia e una stessa sensazione anno dopo anno. Quella di voler tornare, sempre.
Perchè anche se lontane, le persone importanti, restano tali.

Avrei voluto scrivere tempo fa dello Scoglio, ma è sempre difficile farlo di qualcosa a cui tieni davvero. Così questa non è una recensione. E’ un consiglio che mi sento di darvi, se vi capita di passare da quelle parti.
Per assaggiare gli spaghetti alle zucchine, ma anche ai frutti di mare, ai ricci appena pescati, le verdure del loro orto egregiamente coltivate da Peppino e cucinate da Tommaso, la vista mozzafiato sul pontile in mezzo al mare, i sorrisi veri delle persone che lo rendono tale, Lo Scoglio.

Perchè mi ringrazierete e capirete perchè io, Angela e in generale tutta la famiglia Maci insiste con questa storia della genuinità e della veracità tanto della gente quanto dell’ingrediente.
Perchè ad essere così, non si sbaglia mai.

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