Loro sono Mary, Meron, Sundus, Farhat, Sadia e tante altre.
Capitanate da Riccardo Milani e da Elena Romano sono sono una piccolissima parte delle donne rifugiate in Italia, fuggite dal loro paese di origine per fondato timore di incorrere in persecuzioni politiche, razziali o religiose.
“La maggior parte sono donne, spesso con i loro figli, somale, eritree, pakistane, dell’est Europa, e non solo, un universo che si trova in Italia in condizioni di disagio, ai limiti dell’emarginazione, con una serie infinita di problemi da dover affrontare, non ultimo il lavoro. Il mondo di molte di queste donne è la cucina, luogo in cui, forse meglio che in altri, hanno modo di non perdere il contatto con la propria cultura e con la propria identità, sentirsi attive e utili e mantenere una sorta di continuità con il proprio passato.
Perchè allora non sfruttare la cucina ed il cibo per creare opportunità di integrazione, di formazione e, perchè no, di inserimento professionale?
Da questa idea è partita Elena Romano, energica e battagliera educatrice della cooperativa sociale “Farsi Prossimo”, che molte di queste donne accoglie a Milano, quando ha pensato di organizzare dei laboratori di cucina in cui le donne potessero incontrarsi e cucinare insieme i piatti tradizionali dei loro paesi di origine.”
Cosi’ scrive Lydia su Gastronomia Mediterranea, amica che ringrazio per avermi segnalato la notizia e per avermi fatto conoscere questa splendida iniziativa.
E così è nato il Catering etnico e solidale. Dai falafel a zighinì, sambousa, falafel, cous cous, risi thailandesi e tutto il bello ed il buono delle loro cucine. Un’idea impegnativa, da ammirare e soprattutto da testare 🙂
Perchè il cibo, prima ancora di essere intrattenimento, show e quant’altro, è condivisione e integrazione.
Per info:
M’ama Food, catering dal mondo.
tel. 02.333000945 fax. 02.29522572 cell. 334.6560563 e-mail catering@farsiprossimo.it