Settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sull’età,
dopo l’estate porta il dono usato della perplessità, della perplessità …
Ti siedi e pensi e ricominci il gioco della tua identità,
come scintille brucian nel tuo fuoco le possibilità, le possibilità …
-F.Guccini-
E così oggi niente ricetta, dirà qualcuno.
Ebbene si. Mi prendo un giorno per me. In America si chiama “Me time” ed è esattamente quel tempo da dedicare solo a se stessi.
In fondo, se ci vogliamo bene, dobbiamo dimostrarcelo in qualche modo, no?
Oggi probabilmente andrò in giro per Milano e mi dedicherò allo shopping e alla ricerca di ingredienti nuovi, praticamente sconosciuti al 90% della popolazione.
Figuriamoci se li trovo. Ma io ci provo lo stesso.
– Dovete sapere che ho comprato un libro che si chiama “1001 cibi da provare nella vita”. Ero in aereoporto a Siracusa, l’ho visto, l’ho sfogliato e mi sono accorta di essere ignorante su decine di ingredienti “esteri”. Ora sono in fase lettura/studio, ma non spaventatevi se a breve vedrete ricette strane sul blog… –
Poi, in questo venerdi senza cucina, mi fermerò per strada, a mangiare. Ho voglia di street food.
Ho voglia di hamburger. Ho voglia di pranzare da sola, mentre leggo il giornale e per una volta, dimentico di guardare le mail ogni 4 secondi. Ho voglia di ketchup e di senape. E di patate fritte al momento. A spicchi. Croccanti fuori e morbide all’interno.
Ho voglia di una giornata per me.
Ho voglia di di incamerare 2000 kcal e di non rendere conto a nessuno, ho voglia di camminare per ore e di cercare quel maledetto paio di stivali che ho in mente da mesi. Ho voglia di fotografare tutti i cartelli “Vendesi” in giro per Milano e ho voglia di fare le telefonate che sono settimane che mi riprometto di fare. Ho voglia di comprare delle nuove lenzuola colorate e mai come oggi ho voglia di tornare a casa e buttarmi sul letto, spegnere il cellulare e pensare a niente.
Ho voglia di mettermi ai fornelli e sperimentare i miei nuovi acquisti, ho voglia di ricominciare con i ripieni dei cioccolatini e ho voglia di creare qualcosa che stupisca i miei commensali.
Ho voglia di guardarvi negli occhi mentre aprite la bocca e assaporate il mio cibo e ho voglia di scrivere, scrivere, scrivere.
E parlare, con voi.
Se solo poteste sentirmi
Chissà. Magari a breve, potrete.
Non vi svelo nulla.
Altrimenti rovino tutto.
Un abbraccio, gente.
Buon inizio Ottobre,
C.