Forse era una serata come le altre lungo i Navigli milanesi, forse il desiderio di tornare a casa prima mi stava assalendo ma forse i miei piedi puntavano in direzione “novità”.
Attraversavo il ponte per giungere sull’altro lato della ripa, quando una allegra sensazione ha catturato l’attenzione del mio olfatto.
Una fragranza leggermente aranciata, quella che ricordava un sentore di mandorla e la certezza di una ciliegia che macerava sul fondo del bicchiere, tutto in quel profumo mi fece pensare a un Manhattan in piena regola.
Un passo dopo l’altro, sempre più vicino a quell’aroma, con la sete fuori controllo e una gioia interiore di quelle che scalda il cuore, ero pronto per gustare la dolcezza del cocktail.
Giunto nel locale mi sono avvicinato al balcone per ordinare quel Manhattan, quando il mio sguardo assetato è caduto vittima di quella lavagna (galeotta), “Via Bigli”, è così che sono stato stuzzicato.
Il bartender a cui mi sono rivolto incuriosito, mi ha risposto “Via Bigli” è il nuovo cocktail miscelato con GRA’IT, che è la nuova grappa di origine veneta e questa sera in anteprima utilizzata nei cocktail”.
Mi sono domandato se fossi stato ingannato dagli ingredienti e cosa potesse essere quella sensazione percepita fuori dal locale.
Profumava come un Manhattan, si presentava come un Manhattan, il Vermouth c’era e il retrogusto aranciato non mancava al palato. Ovviamente la grappa stava a sostituire il whisky, come base del drink.
Una decisione si è palesata dunque sulle mie labbra “un Manhattan per favore!, o quasi”, mentre indicavo con il dito la piccola lavagna appesa all’angolo della parete di fronte a me, che gridava “VIA BIGLI”.
Tirando ora le somme di quella serata: ero spossato, ma desideravo una novità. Avevo annusato un “Manhattan”, ma avevo ordinato un “Via Bigli”. 😉
“VIA BIGLI”
Ingredienti: (senza dosi)
GRA’IT grappa
Vermouth rosso
Mandorla
Orange bitters
Vermouth dry infuso al pepe Tellicherry
Preparazione:
Shakerare vigorosamente gli ingredienti
Versare il composto in un bicchiere da Manhattan
Guarire a piacere con una scorza di arancia
Di Luca Banfi
