“Chiara porti tu il dolce? Cheese cake, mi raccomando”.
Dalle cene universitarie a Bologna, ai ritrovi con gli amici del master a Milano, alle torte portate in ufficio, Chiara è sempre stata quella delle cheese cake. Il mio dolce preferito in assoluto e quello che riesce sempre al meglio. Mai avute le dosi, mai rispettati gli ingredienti, la mia cheese cake varia in base alle stagioni, agli umori, ai chili in eccesso … Quella di oggi, ovviamente improvvisata (vi chiedo scusa infatti per i q.b. frequenti), deriva dal cosiddetto “nervosismo da rientro”.
Una Bologna afosa, un’aria condizionata rotta, una casa nel delirio del disordine e chissà quante valigie da aprire, disfare e rifare. E quale ciliegina migliore di un mal di testa da urlo?
E allora, non so voi, ma io ho voglia e bisogno di colore, dolcezza, croccantezza.
Esattamente in questo ordine.
Venite ad assaggiare?
Ingredienti:
250 gr digestive
2 vasetti ricotta
1 confezione philadelphia
1 vasetto mascarpone
zucchero q.b.
180 gr burro salato
1 sacchetto di pinoli
2 pesche
zucchero per caramellare q.b.
Sciogliete a bagnomaria il burro e, una volta liquido, unitelo ai biscotti. Stendetelo in una tortiera a cerniera, premendo e compattando bene in modo da creare cosi la base della vostra torta.
Mettete in frigorifero per circa un’ora.
Intanto preparate la crema, mescolando ricotta, philadelphia, mascarpone e zucchero fino ad eliminare ogni grumo e ottenere così un liscio e morbido strato di cheese.
Spalmate ora il composto sulla base ormai fredda aiutandovi con una spatola e riponete in frigorifero per qualche ora.
Preparate infine le pesche, tagliandole a fettine e lasciandole caramellare in una padella antiaderente in cui avrete messo 5 cucchiai di zucchero e 2 cucchiai di acqua.
Potete decidere di posizionare le pesche come copertura della vostra cheese cake o usarle come decorazione, come ho fatto io. Il risultato è divino e fresco, nonostante i milioni di calorie per porzione (state attenti a non esagerare con lo zucchero nella crema di formaggio, essendo già il caramello e il frutto molto dolce).
Il sommelier consiglia: Tenuta Gorghi Tondi, Oro di Dora