ActionAid lancia l’iniziativa “Io mangio giusto”, per una dieta sostenibile nelle mense scolastiche, in occasione della Giornata Mondiale della Giustizia Sociale
Il lavoro di sensibilizzazione al diritto al cibo e di educazione a una sana e corretta alimentazione parte dai banchi di scuola.
Prodotti sostenibili, dal punto di vista sociale e ambientale; cibi sani, locali e di stagione, preferibilmente biologici; zero sprechi; una mensa trasparente, dove bambini e genitori sono i veri protagonisti: è questa la ricetta di ActionAid per una mensa scolastica sostenibile.
“Per ActionAid, migliorare la ristorazione scolastica è un’occasione da non perdere – spiega Marco De Ponte, Segretario Generale di ActionAid – perché consente di stimolare le istituzioni a promuovere il diritto a un cibo sostenibile e di lavorare con famiglie, bambini e insegnanti; iniziare a parlare di sostenibilità partendo proprio dalle scuole significa costruire una generazione di consumatori consapevoli, che decideranno di alimentarsi in modo sano e allo stesso tempo saranno più attivi nel promuovere un sistema di produzione e distribuzione del cibo più giusto.
La mensa che vogliamo è una mensa che utilizza prodotti sani, a basso impatto ambientale, preferibilmente biologici, senza OGM, stagionali e, dove possibile, prodotti localmente in modo da ridurre il numero di passaggi tra produttori e consumatori. In Italia assistiamo a segnali positivi: le mense scolastiche biologiche sono aumentate in 5 anni di circa il 50% – prosegue De Ponte – ma rimangono forti disuguaglianze tra Nord e Sud Italia.”
Consumo consapevole significa anche riduzione degli sprechi e dei rifiuti: secondo alcune rilevazioni a cura di Nomisma/Pentapolis del 2013, circa il 10% dei pasti serviti nelle mense scolastiche (circa 87mila tonnellate di cibo) sono eccedenze, delle quali l’85% è totalmente sprecato.
Ridurre lo spreco gioca quindi un ruolo fondamentale verso l’utilizzo di cibi di qualità; nelle mense, infatti, il costo della componente “cibo” è circa 1/3 del totale di un pasto, che in media costa 4 euro e 50 centesimi. Per contenere l’aumento di prezzo che l’introduzione di cibi bio può comportare si possono ridurre sprechi e costi energetici, cioè le altre componenti che fanno il prezzo totale di un pasto.
La mensa 10 e lode deve essere una mensa trasparente i cui genitori e bambini sono i veri protagonisti.
La maggior parte dei servizi di ristorazione scolastica sono infatti sotto la responsabilità dei Comuni che gestiscono direttamente il servizio o lo affidano a società esterne.
Per questo, ActionAid invita i Comuni a vigilare sulle gare d’appalto, per affidare i servizi di ristorazione, affinché siano trasparenti, a stimolare la partecipazione dei cittadini, in particolare genitori e personale scolastico, alla definizione dei capitolati d’appalto.
Per far diventare più giuste le mense, ActionAid lavorerà nel rafforzare e creare delle Commissioni mensa; in quanto esistono disuguaglianze tra Centro-Nord, dove le commissioni mensa sono abbastanza diffuse, e il Sud Italia.
ActionAid è un’organizzazione internazionale indipendente impegnata nella lotta alle cause della fame nel mondo, della povertà e dell’esclusione sociale. Da oltre 40 anni sono a fianco delle comunità del Sud del mondo per garantire loro migliori condizioni di vita e il rispetto dei diritti fondamentali. ActionAid ha la sua sede di coordinamento in Sud Africa a Johannesburg e affiliati nazionali nel Nord e nel Sud del mondo. In Italia ActionAid è presente dal 1989 e nel 2003 è divenuta ONG riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri.
Lavorano a livello locale, nazionale e internazionale per permettere ad ogni individuo di rimuovere ostacoli quali povertà, disuguaglianza e esclusione sociale, che impediscono il godimento dei diritti umani.
Dall’Italia ActionAid sostiene a lungo termine 200 aree di sviluppo in 32 paesi raggiungendo così 700.000 beneficiari diretti e oltre 2 milioni di beneficiari indiretti.