Qualcuno diceva che per essere felici, nella vita, bisogna innamorarsi.
Di una persona, di una passione, di uno sport, di una città, di qualsiasi cosa ci faccia stare bene. Perché il solo desiderio di rifarla o di riviverla ci rende già persone felici.
È un periodo strano, questo. Ho messo in discussione parte della mia vita, ho voglia di cambiare tante cose di cui non sono più orgogliosa, ho voglia di viaggiare con Bianca e di emozionarmi delle piccole cose.
Amsterdam è stato il mio punto di partenza.
È stato colpo di fulmine, un mese fa. Poi ho deciso di tornare con Heineken per il Festival della birra e ho così scoperto L’Aja e qualche angolo di Olanda che mi mancava.
Qui si respira leggerezza, serenità ma anche storia e fascino tra da canali e palazzi. Dalla sua nascita da un villaggio di pescatori, al dominio spagnolo fino all’età d’oro.
Amsterdam non è solo la città del quartiere a luci rosse e dei coffee shops.
I suoi canali nei quali si specchiano le case costruite a ridosso una dell’altra, le sue tantissime biciclette colorate, i suoi localini incastonati in viuzze tranquille e i suoi artisti che dipingono scorci di vita con gli acquerelli.
Sono stata li tre giorni e già sto cercando su AirBnB un appartamento dove stare almeno 2/3 settimane.
La prima sera una cena speciale al Bord’Eau Restaurant, il posto preferito di Freddy Heineken con vista sulla città al tramonto ed esplosione di emozioni (oltre alla vera esplosione della “palla di cioccolato” che avete visto su Instagram).
Una gita “fuori porta” all’Aja dove scoprire la bellezza del palazzo della Pace, che fu realizzato grazie alla cooperazione collettiva di tutti i paesi del mondo. (Quando fu terminato, nel 1913, era più che magnifico, quanto l’idea di pace mondiale che voleva rappresentare). I mercatini dell’antiquariato, il centro storico pieno di gente eppur silenzioso e incredibilmente magico.
Un pranzo contemporaneo al
La prima ed unica birra lager con lievito selvaggio della Patagonia.
Perché fare la birra è un’arte, fatta di competenze e ingredienti antichi ma sempre in fermento.
Il suo nome, H41, fa riferimento alla latitudine del luogo in cui è stato scoperto questo straordinario lievito, alle coordinate 41° Sud e 71° Ovest, nelle foreste di faggi della Patagonia.
Un racconto di due ore dove, con un entusiasmo folle per il suo lavoro, ci ha spiegato e tolto ogni curiosità sulla birra (completata poi con il giro all’Heineken Experience il giorno seguente).
Al ritorno – se ci passate non potete proprio perdervelo – il “The White Room” appena aperto all’interno dell’NH Hote, dove lo Chef Jacob Jan Boerma, tre stelle Michelin, ha lasciato la sua impronta e la sua consulenza. Un macaron con cetriolo, salmone con le sue uova e aneto che si scioglieva in bocca, una coppetta che al suo interno teneva stretto yogurt, barbabietola e olio al basilico e per ultimo ma assolutamente primo nella mia “lista dei desideri” scampi cotti solo da un lato, carote in tre consistenze e riduzione di scampo.
Poi, se siete amanti della birra non potete perdervi il Festival della Birra all’Aja, in una spettacolare chiesa sconsacrata in centro, dove lo street food e ovviamente le diverse birre olandesi la fanno da padrone. E poi la caratteristica visita alla vecchia fabbrica. La Heienken Experience è in tutte le guide e fa parte ormai dei luoghi di interesse di Amsterdam.
Le antiche cisterne in bronzo dove orzo e luppolo venivano macerati, gli immensi bollitori e fermentatori utilizzati per la produzione. Una divertente simulazione in 4D nella quale ci si immerge completamente nel ciclo di vita della birra e una degustazione nel bar della fabbrica. La storia dell’azienda di famiglia, fondata nel 1863 e giunta alla sua quarta generazione, le vecchie bottiglie ormai fuori produzione e le pubblicità utilizzate trasmesse alle pareti. (Fonte https://www.viviamsterdam.it/cosa-vedere/museo-heineken-experience-amsterdam-biglietti-orari.html)
Un viaggio interessante, dove unire l’arte, la storia, lo shopping, il relax e la cultura. Un viaggio che vi consiglio di fare soli, in coppia, in famiglia, con gli amici.
Perché Amsterdam ha qualcosa da regalare ad ognuno e può colorarti la vita. Quando meno te lo aspetti.