O meglio. Questa non è una ricetta.
È un insieme di cose scritte a caso, perché oggi mi va così.
Perché quando non cucino, non registro o non lavoro, fotografo, cammino un sacco, rido e scrivo.
Questo il mio mese di maggio.
La marmellata di more della mia vicina di casa, l’odore del basilico che mi crea dipendenza, il mascara nero messo sempre due volte per valorizzare lo sguardo, la coca light troppo gasata, la batteria dell’iphone che si scarica troppo velocemente.
Il magnesio-potassio la mattina, gli edamame a qualunque ora del giorno, la pizza di Princi che non riesco a mandare giù, quella di Altero che rimane la migliore da “street food”. I colori fluo che “vanno un casino quest’anno“, i braccialetti tutti uguali, le Nike blazer che nessuno riesce a customizzarmi come voglio io.
L’estate che sta arrivando e il sole che tramonta sempre più tardi, la sera. Gli eventi a cui non puoi mancare, le novità lavorative che non ti aspetti, la Milano che non conoscevi. I Navigli all’ora del tramonto, il brunch del sabato con gli amici di una vita, gli amori che passano, tornano e poi chissà.
La musica che ti cambia la giornata, lo shopping compulsivo, la Chloè Marcie che entro lunedì voglio avere. Le sfide quotidiane, quei pochi che non si dimenticano mai di chiederti “com’è andata”, quelli lontani che alle volte sono i più vicini. Le tavolate con gli amici, il forno elettrico “in affitto” che funziona a giorni alterni, le multe da contestare, i tatuaggi che non dimentichi.
La gente che ti ferma per strada, quelli che ti guardano e ti sorridono con gli occhi, quelli che capisci da subito che non saranno semplici amici. Le persone che se ne approfittano, lo specchio e la libreria che ancora mancano in casa mia, gli appartamenti in vendita da vedere ogni settimana.
Il caos sotto casa, lo stronzo che mi ha rigato tutta la fiancata della macchina, il peperoncino che metto ovunque. Le sciarpe colorate, gli anelli di silicone con il brillantino, il volo per Ibiza. I chili persi, quelli ripresi, la palestra ogni giorno, il lavoro anche i week end.
Le ricette da programmare per le ferie, le dita incrociate per una cosa che non posso ancora dirvi, gli showcooking in giro per l’Italia, le persone a cui ti affezioni e, ahimè, ti ritrovi nella merda. Gli articoli sui blogger che fanno sorridere e quelli che fanno pensare. Le provocazioni, i costumi di Oysho, il bagaglio a mano per Formentera. Gli ex che tornano per sentirsi meno soli, le magliette Happiness e le felpe Blomor con il Fior di Fragola Algida.
La voglia di rimettersi in gioco, la mia incapacità con la lavatrice, le gonne lunghe con le All Star senza borchie. La macchina nuova, la benzina troppo cara, i ricordi da cancellare. La gente che si innamora sul mio divano, London Calling sotto la doccia, piedi nudi.
Goodbye May.
Hello, June.