Una piccola gelateria, un bancone e un soppalco, tutto raccolto in un delizioso locale dal taglio moderno. Enrico Rizzi.
Due modeste vetrate che si affacciano sulla strada, un laboratorio sempre operoso, indaffarato tra gelati e torte, macarons e cioccolatini di tutti i gusti e fantasie.
L’offerta non è comune. Accanto ai più conosciuti gusti come vaniglia, fragola e cioccolato, nascono mix interessanti di sapori e profumi. La ricercatezza degli ingredienti è fondamentale: fragolina di bosco, zenzero e cannella, violetta ed essenza di rosa fanno capolino nella vetrina.
Presentati su una cialda fragrante o come farcitura di un dolcetto o infine come gustoso ripieno di un croccante e morbido cioccolatino, le numerose selezioni vengono spesso miscelate tra di loro per appagare i sensi anche dei più esigenti.
Qui nascono alcune delle loro più famose Sinfonie. Quella Rosè, che cattura il palato con il suo delicato retrogusto di rosa. La Sinfonia Tropicale, più aspra ed esotica sostenuta dal mango, rinfresca anche nelle giornate più calde. Novità del 2017 è stata quella dei Caraibi, pungente al punto giusto grazie alla purezza dello zenzero.
E chi, come me, è intollerante alle proteine del latte o al lattosio, qui può sentirsi a casa e può dare sfogo alla propria golosità.
Niente soia, ma gusti preparati a base di acqua. E quindi sorbetti di ogni gusto (anche alcolici), dall’albicocca al cacao amaro, dal tè matcha e lampone al cocco e ananas.
Insomma, gelato per ogni stagione e anche sotto ordinazione (esiste il servizio delivery in città e non solo), una delizia ormai sdoganata da gustare anche davanti al camino acceso. In fondo a volte basta solo un po’ di gelato per ritrovare la dolcezza.
Di Luca Banfi