Ricetta degna di un inverno rigido. Ma rigido rigido.
La fonduta nasce infatti come ricetta Valdostana tipicamente invernale, in abbinamento ai crostini di pane o, per alleggerirla, a qualche verdura cruda.
Ma per appesantirla, ci penso io. (quando non sapete come rendere ipercalorica una ricetta, pensate a me. Sarò molto lieta di farlo per voi…)
Abolite quindi le verdure, i crostini di pane o qualsivoglia surrogato, perchè non provare con dei cubetti di polenta grigliati? In fondo, la polenta e i formaggi nascono per stare insieme (come nella “polenta concia” che vi posterò in questi giorni).
Pronti per la sferzata di energia?
– Ci vediamo dopo sulle piste –
Ingredienti:
300 g di fontina valdostana
200 g di latte
2 tuorli d’uovo
30 g di burro
Tagliate la fontina a pezzettini e lasciatela per circa 2 ore in ammollo nel latte, in una pentola di rame o di acciaio.
Trascorso il tempo, spostate la pentola sul fuoco, aggiungete il burro e iniziate a mescolare con la frusta. Il composto diventerà prima liquido, poi, dopo aver aggiunto i due tuorli, inizierà ad addensare.
L’ideale è utilizzare una candelina o un fornelletto che mantenga la temperatura costante, mentre si mangia. Se volete potete aggiungere pepe bianco o … tartufo bianco.
A parte tagliate a fette la polenta, precedentemente cotta, stesa su un piano e lasciata raffreddare.
Grigliatela per qualche minuto e tagliatela a cubetti.
Servite con le apposite forchettine per fondue.