Scrivere della giornata di oggi è un po’ come fotografare luoghi sacri.
Faccio fatica a farlo.
Mi sembra di violare qualcosa. Mi sembra di voler rispettare un qualcosa di non visibile che esiste e che difficilmente puoi non considerare.
Gerusalemme, la parte della città vecchia, nello specifico, è magica.
E’ storia, religione, masse di persone apparentemente diverse che convivono e che pregano accanto, una all’altra.
Stamattina ho iniziato dal Monte degli Ulivi, per poi passare all’orto del Getsemani, la tomba di Maria, la città vecchia e il souk arabo, il Santo Sepolcro, la via Dolorosa con le stazioni che Cristo fece prima di essere crocifisso e, infine, il muro del pianto.
La vista è incredibile. Guardate voi stessi la prima foto del post.
A metà mattina ho sentito il bisogno di scrivere una preghiera su un pezzo di carta e l’ho inserita in una fessura del muro del pianto. Eravamo tanti, ognuno con un proprio desiderio, ognuno con una propria preghiera. Ed eravamo li, chi con il volto coperto, chi con il capo coperto, chi con la parrucca, chi senza nulla ma con una grande fede. Dentro.
Non vi farò l’elenco dei posti da visitare, perchè li trovate ovunque. Basta prendere una guida o guardare online. Vi consiglio di venire qui e di seguire il vostro cuore. Ci sono cose turistiche e ci sono angoli davvero unici, che vanno visitati lasciandosi andare alle proprie emozioni di credente e non.
Quello che invece di consiglio di vedere è il mercato di Mahane Yehuda.
Ho scritto ieri dei mercati, ma questo è particolarmente bello e dedicato al cibo, tra frutta, verdure e colori incredibili.
Ad accompagnarmi lo chef Uri Navon, del ristorante Mahaneyehudad.
Ecco, questo non è un consiglio. E’ un obbligo. Andare a mangiare in questo ristorante perchè merita davvero.
Cuochi giovani, cucina creativa, ingredienti locali, musica e gente in continuazione.
Vi dico che ho mangiato la migliore cheese cake della mia vita, a Gerusalemme.
Ma vi lascio le foto di alcuni piatti magnifici che ho assaggiato.
Provate e fatemi sapere.