KYOTO
Le cose da non perdere:
– Kinkakuji, il Tempio del Padiglione d’Oro, i giardini e le case da tè
– Il tempio Ryoanji e il suo famoso giardino Zen
– Arashiyama, la foresta di bambù ed il parco delle scimmie che vivono libere sulla montagna (è una bella salita ma ne vale la pena)
– Tenruji, il principale tempio Zen della città
– Il santuario Fushimi Inari, il Tempio Kyomizudera e “la più bella strada dell’ Asia”
– Il Tempio Rengeo e le 1001 statue di Kannon, la dea buddista della compassione
– Kyomizudera attraversando le vecchie stradine di Sannenzaka e Ninenzaka
– Gion, il quartiere delle geishe
Dove mangiare e dove dormire:
– Hoshinoya
– Tempura Matsu
– Shoku Kobo Hirosaki
– Shokudo days
– Hiiragiya
– Tawaraya Ryokan (ryokan tipico dove dormire e mangiare)
– Ace Hotel (dormire con un buon prezzo)
– Cross Hotel (dormire)
NARA
Le cose da non perdere:
– Il giardino Isuien
– Il tempio Todaiji e la statua in bronzo del Buddha più grande del mondo
– I tanti cervi, simbolo della città, che circolano liberi nel parco cittadino e ai quali potrete dare da mangiare comprando i “biscotti” dalle “nonnine”
– Il santuario dalle mille lanterne Kasuga Taisha
Il giorno in cui eravamo a Nara, Andrea è stato poco bene quindi abbiamo ridotto il giro, ma qui a Nara trovate uno dei posti dove mangiare i mochi più buoni del Giappone.
KANAZAWA
Le cose da non perdere:
– Il quartiere di samurai di Nagamachi e l’antica casa del samurai Nomura-ke
– Il Castello di Kanazawa
– Kenrokuen, per me il più bel giardino visto in Giappone
– Il quartiere delle Gheishe
– Il mercato del pesce Omicho dove ovviamente potete assaggiare di tutto (il granchio e la specialità, comunque Kanazawa ha un pesce molto fresco e di qualità)
– Kanazawa è famosa per la produzione della foglia d’oro, la troverete spesso, anche sul gelato tipico, che dovete assaggiare (è un normale fiordilatte con un foglia d’oro)
Dove abbiamo mangiato e dove abbiamo dormito:
– Ryokan Kanazawa Chaya (qui ho cenato e fatto colazione in stile giapponese, vestita con il kimono che troverete sia per bambini che per adulti)
TOKYO
Le cose da non perdere:
– Asakusa e il tempio Sensoji (il tempio buddista più antico di Tokyo)
– Ueno i suoi templi, il mercato e la via di Ameyoko
– Il quartiere Akihabara, dedicato a manga, anime, videogame e alla cultura pop
– Le strade Omoide Yokocho e Golden Gai
– Harajuku ed il santuario Meiji Jingu all’interno di Yoyogi park
– Il parco Shinjuku Gyoen (a Shinjuku potete anche salire gratuitamente sul Tokyo Metropolitan Government Building dove al 45esimo piano avere un panorama della città)
– Area di Omotesando, Takeshita Street (il paradiso del kawaii e della moda pop)
– Shibuya e ShibuyaCrossing (l’incrocio più attraversato al mondo) e la statua del cane Hachiko.
– Tsukiji, il mercato del pesce di Tokyo
– Odaiba, l’isola artificiale nella baia di Tokyo dove vedere il Gundam e fare shopping nei negozi Sanrio e Doraemon (se avete bambini con voi)
– Ginza, il quartiere dello shopping
– Kappabashi, la via dove trovare negozi di accessori per cucina o ristorazione (magari interessa solo me)
Dove mangiare:
– Tempura Yamanoue
– Tonkatsu Maisen (non si può prenotare ma la coda scorre veloce)
– Tanakada Nishiazabu (prezzi alti ma posto molto bello)
– Ichi ran (ramen)
– Kamukura (ramen)
– Zannai sushi (ottimo rapporto qualità prezzo)
– Kushiwakamaru
– Aldebaran (burger)
– Se avete nostalgia dell’Italia potete andare a mangiare abruzzese alla Trattoria Dai Paesani o la pizza al Mandarin Oriental da Cason
Info utili: per muoversi con i mezzi basta fare il primo giorno la tessera e poi ricaricarla se necessario (alle macchinette o nei 7eleven/ potete usarla anche per pagare nei supermarket o nei distributori)
Taxi e Uber sono decisamente più economici che da noi, la sera per evitare i mezzi con i bimbi stanchi abbiamo sempre scelto taxi o Uber.
Se fate una SIM virtuale, utilissima, come Holafly, usate Google Map per muovervi ma ricordatevi che la città è gigante quindi 10/15 km al giorno saranno l’abitudine.
Quando prenotate nei ristoranti specificate sempre se ci sono bambini perché spesso il menù è fisso e per i bambini è difficile scegliere.