DOMENICA 12 OTTOBRE 2014
I ragazzi con sindrome di Down, se adeguatamente seguiti, hanno potenzialità di autodeterminazione e grandi margini di miglioramento nell’ambito delle autonomie personali e sociali. È però fondamentale insegnare e sviluppare nelle persone con disabilità le competenze necessarie per affrontare le sfide quotidiane della vita e del lavoro. Per questo CoorDown Onlus – Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down ha deciso di dedicare la Giornata Nazionale delle persone con sindrome di Down, in programma la prossima domenica 12 ottobre in tutta Italia, al tema dell’autonomia. I fondi raccolti con la campagna di quest’anno saranno utilizzati per migliorare la qualità della vita delle persone con sdD e permettere loro un futuro con le possibilità di chiunque altro, a scuola, nel lavoro, con gli amici.
DUE MESSAGGI, UN UNICO OBIETTIVO:
‐ dall’1 al 14 ottobre si può donare al numero 45593:
1 € con SMS da cellulare personale TIM, Vodafone, Wind, 3, PosteMobile, CoopVoce, Nòverca
2 € con chiamata da rete fissa Fastweb, TeleTu, TWT.
‐ domenica 12 ottobre si può andare in una delle oltre 200 piazze in tutta Italia, in prossimità di chiese e centri commerciali, dove i volontari e le famiglie delle associazioni aderenti al CoorDown offriranno il consueto messaggio di cioccolato, realizzato con cacao proveniente dal commercio equo e solidale, in cambio di un contributo.
In alcune città la campagna di raccolta fondi in piazza inizierà già da sabato 11 e proseguirà anche nei giorni successivi (basta controllare il calendario su www.coordown.it per essere aggiornati).
Tutti i fondi raccolti saranno utilizzati per finanziare i progetti di autonomia organizzati sul territorio e dedicati a ragazzi con sindrome di Down tra i 14 e i 25 anni. La Giornata Nazionale delle persone con sindrome di Down, da oltre dieci anni, ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e di affermare l’importanza di una cultura della diversità, contro i tanti pregiudizi che ancora colpiscono le persone con disabilità. Perché “essere differenti è normale”. L’evento nelle piazze sarà preceduto da una serie di iniziative collaterali nel corso della settimana, tra cui convegni, spettacoli, mostre e seminari (il calendario completo su www.coordown.it).
Le persone con sindrome di Down non sono tutte uguali. È fondamentale conoscerle e metterle alla prova. Per scoprire che molte di loro hanno enormi potenzialità e sono capaci di svolgere una professione con impegno e costanza, di studiare con soddisfazione e di praticare sport a ottimi livelli.
Un percorso scolastico di qualità e un lavoro non sono solo diritti ma anche gli strumenti più importanti per garantire ai ragazzi con sindrome di Down una vita autonoma, una piena integrazione nella società e un futuro sereno e dignitoso.
Testimonial della creatività della Giornata Nazionale è Andrea, 6 anni, che ha emozionato più di 5 milioni di persone in tutto il mondo insieme agli altri protagonisti della campagna Dear Future Mom, realizzata da CoorDown, in collaborazione con dieci associazioni internazionali, in occasione della Giornata Mondiale sulla sindrome di Down dello scorso 21 marzo.
Il coordinamento nazionale associazioni delle persone con sindrome di DOWN nasce nel 2003, in occasione della prima Giornata Nazionale delle persone con sindrome di Down, con lo scopo di attivare e promuovere azioni di comunicazione unitarie e condivise tra le diverse associazioni italiane che si occupavano di tutelare e promuovere i diritti delle persone con sindrome di Down.
Ha lo scopo di attivare azioni di comunicazione sociale per far conoscere le potenzialità e tutelare i diritti delle persone con sindrome di Down, favorire la loro integrazione nella scuola, nel lavoro e nello sport, condividere esperienze tra le singole associazioni, individuare e mettere in atto strategie comuni rispetto a problemi politici condivisi. Le associazioni aderenti al coordinamento sono attualmente 74 e ognuna mantiene la sua autonomia in relazione alle proprie attività e alla propria azione politica.