La prima volta che mi parlarono del Fioraio Bianchi, rimasi estasiata.
Insomma, un fioraio con 40 anni di storia nel cuore della mia amata Brera, che si trasforma in un piccolo e curato bistrot per pranzo e cena?
Ho immaginato Parigi. E ho immaginato cucina francese.
E invece, grazie al cielo, cucina italiana. Oserei dire tradizionale, ma allo stesso tempo creativa.
Pochi piatti, un menu essenziale, che cambia ogni stagione, e buoni vini in abbinamento. Si può scegliere anche il bicchiere, se non si vuole esagerare con la bottiglia.
Un po’ caro, ahimè. Anche se per gli standard milanesi, siamo in linea.
Il piatto più costoso è il Gran Fritto Misto del Fioraio (30€), una fritturina leggera di pesce e verdura contenuta in un cestino di patate croccanti. Non male l’idea, anzi. Gli altri piatti variano dai 9€ dei dolci ai 26-28 per un secondo piatto.
Meravigliosa l’insalata di porcini con “branzi” al forno e peperoni del piquillo. Il filetto not bad, ma sicuramente lo batte in creatività La milanese di gamberi.
I dolci assolutamente sublimi. Provate La montblanc del Fioraio.
E poi ditemi cosa ne pensate.
Vi qui allego il menu. Che ne dite?
Se posso darvi un consiglio, da coppia è un’angolino delizioso che non dimenticate facilmente.