La nostra estate “in love”.

DI Chiara Maci | 16 Set 2015


L’estate 2015 la ricorderò sempre come la nostra estate. Tre settimane di simbiosi madre-figlia, tre settimane in cui insegnare a Bianca le prime piccole nuotate, in cui ritrovare i ritmi insieme, in cui abbandonare l’idea di riposo e decidere di dedicare ogni tuo istante al suo benessere.

Che poi, in fondo, è anche il tuo.

La crescita di un bambino a quest’età è sconvolgente. La “mia stangona” ha cambiato due numeri di scarpe nel giro di due mesi, è altissima, mangia assolutamente tutto (anche se i pomodori sono la sua religione) ed è un orologio svizzero anche nella tanto temuta regolarità intestinale. Il suo primo anno è stato difficilissimo e invece adesso con una corretta alimentazione, con il movimento e con tutta l’acqua che beve, è regolarissima.

Non so voi mamme, ma per me questo era stato uno dei problemi più ricorrenti dei primi mesi di vita.
(Ricordo un giorno a Roma a fare un provino per un programma, mi chiamò la tata e mi disse “l’ha fatta!” e io piansi di gioia! Perché in fondo dal giorno in cui nascono, i nostri pensieri sono solo a loro).
Pensare che finalmente abbiamo (plurale maiestatis) superato il problema, mi fa sentire decisamente meglio.

Dottoressa, dipende tutto sempre dall’alimentazione vero?
Si può prevenire in qualche modo? E, in caso, come curare il problema se persiste?

Care mamme,
la stitichezza a tutte le età è un problema molto diffuso. 

Le cause principali risiedono nell’alimentazione povera di acqua e di fibra alimentare.
Molte sono le indagini che dimostrano, nei ragazzi in età scolare ma anche nei primi anni di vita, una scarsa assunzione di fibra alimentare. Gli alimenti che forniscono acqua e fibra sono frutta e verdura di stagione e legumi (non passati né frullati).
Nel primo anno di vita è opportuno che tali alimenti vengano passati, ma appena possibile, cioè quando il bambino è in grado di iniziare a masticare è utile aumentare gradualmente la consistenza degli alimenti passando dai passati all’alimento integro.
L’abitudine di frullare i cibi (diffusa attualmente anche negli adulti) a nessuna età è necessaria e soprattutto non è vantaggiosa, perché priva completamente l’alimento della fibra naturale che facilita il raggiungimento del senso di sazietà, rallenta in modo positivo l’assorbimento degli zuccheri e favorisce il transito intestinale.
L’alimentazione corretta ricca di acqua, frutta (3 porzioni al giorno), verdura (2 porzioni al giorno) e legumi (in genere se ne raccomandano 4 porzioni alla settimana, ma non vi è un limite massimo) e uno stile di vita attivo (movimento e gioco quotidiani) rappresentano quindi un valido strumento di regolarizzazione della funzione intestinale. Nell’ambito di una alimentazione diversificata può essere consigliabile, dopo l’anno e in accordo con il proprio Pediatra, l’utilizzo di un latte di crescita, fonte di fibre.
 
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