Nell’immaginario collettivo, infatti, la Campania è sempre stata associata all’espressione: “pizza e mandolino”, espressione usata per indicare la passione napoletana per il buon cibo e la buona musica. Non è un caso che proprio questa sia la regione che ha dato i natali alla Dieta Mediterranea, il nostro più noto biglietto da visita nel mondo e che, a sua volta, ha ispirato nei contenuti la Piramide alimentare e uno stile di vita nutrizionalmente e ambientalmente corretto.
Oggi, invece, la Campania è sempre di più associata all’area territoriale nota come “Terra dei Fuochi”, l’inquinamento da diossina dei terreni si è dimostrato estremamente pericoloso per la salute degli abitanti e numerosi sono stati i dibattiti sorti per accendere i riflettori sull’urgenza e la gravità della situazione. Le conseguenze di tutto ciò nel settore dell’agroalimentare sono state, ovviamente, enormi ed ecco perché Legambiente ha deciso di ripartire dalle tante prelibatezze che ci sono in questa Regione e dalla sapienza di quanti, i cuochi prima di tutti, sono in grado di valorizzarle al meglio per tradurre l’agricoltura pulita in buona economia.
Nasce così il progetto Campania, terra dei Cuochi con lo scopo di creare una speranza concreta che ha il gusto delle tante ricette proposte dagli chef. Una varietà di cibi dove affondano le radici di un futuro diverso, pulito, sano e si coltivano le eccellenze culinarie che il mondo ci invidia.