Tel Aviv. Day 1. L’hummus più buono della mia vita.

DI Chiara Maci | 22 Mag 2013

Scrivere della giornata di oggi è decisamente difficile. E’ iniziata molto presto, in compagnia dello chef Mena Strum, in quello che possiamo comodamente chiamare “mercato” del pesce, anche se mercato non è.
E’ un luogo dove il pesce viene venduto con una formula tipo asta ai ristoratori e ai compratori che rivendono poi alle attività di ristorazione.
Non vi dico cosa non c’era. Dal tonno di 280kg alle decine di seriole (pesce molto utilizzato qui), ai gamberi, seppie e quant’altro.
Giudicate voi, dalle foto.

 

 

Subito dopo, un succo di barbabietola e carota al Loveat e il più buon hummus della mia vita, da Abu Hassan.
Vi prego, andateci.

 

 

A seguire siamo stati da Campanello, il Cafè di Mena Strum, dove si mangia rigorosamente cucina italiana!
D’altronde lui arriva da un ristorante che non solo amo, ma che mi ha visto crescere fin da piccola: Don Alfonso!
Mena lavorava li circa 20 anni fa e, innamorato della cucina italiana, ha scelto di riportarla qui a Tel Aviv.

Subito dopo, il porto di Tel Aviv e il suo mercato. Una guida d’eccezione per me: Michal Ansky, giornalista, giudice di Masterchef Israele e gestore del mercato al porto di Tel Aviv.

 

Con lei abbiamo girato ogni singolo angolo del mercato coperto, dove le eccellenze alimentari scelte da lei si affiancano senza mai sovrapporsi. I prezzi sono più cari del normale, ma la qualità è la migliore. Qui puoi trovare la migliore carne kosher, il pesce più fresco, le verdure più strane, le spezie e le erbe aromatiche introvabili, etc.
Tutto con la massima cura e attenzione.

A seguire, siamo andati in un carinissimo ristorante, chiamato Shila.
Lo chef rappresenta bene quello che oggi è Tel Aviv. Un mix di culture, una fusione tra ingredienti e sapori, una creatività spiccata ma mai esagerata.
Ho assaggiato un tonno con gelato di Campari e una cupola di avocado e tartare di seriola.
Accostamenti perfetti, cucina essenziale e leggera.

 

 

Non contenti, siamo poi andati da Bertie, dove abbiamo mangiato una cucina favolosa!
Concept diverso, cucina dei paesi dell’est mediterraneo, unita a sapori di casa. Piatti genuini preparati con ingredienti solo freschissimi.

Wow. Guardate i piatti.
Appena avrò le ricette che ho chiesto allo chef, ve le pubblicherò.

 

 

Prima di cenare, meeting con Giuliano Polenzani, rappresentante del Ministero dell’Agricoltura Italiano presso il Ministero di Israele, nell’ambito del progetto di cooperazione finanziato dalla Comunità Europea per lo scambio di buone pratiche nel campo dello sviluppo rurale e dell’agriturismo.

Ma arriviamo al momento della cena. Io, Isacco, mia guida inseparabile in questi giorni, Uzi Gafni, Direttore del dipartimento di ospitalità presso il Ministero del Turismo e Ruthi Russo, giornalista gastronomica del “Ma’ariv”.

Lo chef Maoz Alonim ci ha fatto assaggiare pietanze tipiche di cui non chiedetemi i nomi, perchè sono intraducibili…intanto vi posto il nome del ristorante se volete passare 🙂

 

La giornata è stata lunghissima e meravigliosa, tante cose da fare e poco tempo per concentrare tutto.
Scappo a letto perché domani, dopo aver visitato il mercato di Carmel, si parte in direzione Gerusalemme!

A domani, gente!

Indirizzi utili:

Abi Hassan –> per il miglior hummus del mondo
Loveat –> per il succo biologico e il caffè organico
Campanello –> Cafè Delicatessen di Mena Strum
Bertie Restaurant –> Il secondo ristorante di oggi, cucina ottima, genuina, con ingredienti di alto livello
Shila –> Il primo ristorante di oggi, creativo, ottimi ingredienti e fusione di culture culinarie diverse
HaBasta –> L’ultimo ristorante di stasera, il concept di un bar caffè ma molto carino e cibo tipico

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