Quando qualcuno condivide, tutti vincono.
(Jim Rohn)
Ritornare a Zurigo per la mia terza volta e si, in tre (Porta poi fortuna no? :-))
Il primo viaggio di lavoro con Bianca e Andrea.
La loro prima volta a Zurigo nel periodo gourmet per eccellenza, la settimana di Food Zurich, il festival dedicato alla gastronomia lanciato da Zurigo turismo e i suoi partner.
D’altronde vanno educati alla buona cucina fin da piccoli 🙂
Filo conduttore della terza edizione di questo 2018 “Condividere”, e quale migliore tema.
Una serie di lunghe tavole imbandite per il “Food-Sharing” guida dell’Opening Night al Jelmoli Food Market e Cooking Station posizionate nei vari spazi dove poter assaggiare tantissimi piatti.
Cuochi prestigiosi dagli alberghi a 5 stelle Baur au Lac, Park Hyatt Zurigo, Storchen Zurigo, The Dolder Grand e Widder Hotel pronti a sorprendere senza abbandonare oltre al nuovo anche l’eredità e il futuro della cucina svizzera.
Ecco i miei consigli per un piccolo itinerario per qualche giorno, possibile anche con i bimbi 🙂
Dove dormire:
25hours Hotel
Nella multiculturale Langstrasse.
La via a due passi dalla stazione centrale di Zurigo e di fronte al Kulturhaus Kosmos che con i suoi forum, teatro, cinema, libreria, caffè, negozio e bistrò, rappresenta un piccolo mondo all’interno dell’universo della Europaallee, il nuovo quartiere di Zurigo.
Una struttura originale e moderna colma di input creativi per stupire ed interagire. Situata nel quartiere a luci rosse a contrasto con banche, arte e finanza.
Nella hall borse Freitag appese al soffitto fanno da casseforti.
In ogni camera Polaroid vintage a disposizione degli ospiti, giochi per i bimbi, casse bluetooth per ascoltare la musica e per chi vuole biciclette, monopattini e un’auto Mini per visitare le città.
Giovane, divertente e brillante. Innovativo e arty.
www.25hours-hotels.com/hotels/zuerich/langstrasse
Cosa vedere di nuovo:
Europaallee, il quartiere riqualificato
Un concept a 360° per questo nuovo quartiere che vuole creare spazio per tempo libero, gastronomia, formazione, alloggi e lavoro.
Un quartiere dove non mancano scuole, istituti socioculturali e un Istituto superiore di pedagogia.
Un superficie di 78.000 metri quadrati ridisegnata da architetti zurighesi e studi di architettura di Londra e Amsterdam.
Nato nella zone dove un tempo vivevano gli operai, affacciato sulla Langstrasse, la zona “a luci rosse”.
Simbolo di un processo di gentrificazione in atto ormai da anni nella capitale economica svizzera.
Lo Zoo di Zurigo
Meta consigliata se siete a Zurigo con i bambini una tappa allo Zoo, situato nel quartiere Zürichberg.
Dove mangiare:
Neni
Il ristorante situato al pianoterra del 25Hours Hotel.
Creato dalla Chef Haya Molcho che in cucina porta le sue origini ed i suoi valori.
Famiglia e identità alla base, Nemi infatti prende il nome dalle iniziali dei suoi figli: Nuriel, Elior, Nadiv e Ilan.
Tra colori e arte moderna nella sua cucina il Medio Oriente incontra la Svizzera e gli influssi del mondo con un coinvolgimento di emozioni.
Un esempio? Assaggiate il Balagan. Letteralmente: caos. Un mix di piatti ed antipasti da condividere con i vostri amici o famiglia. Hummus, la salsa mediorentale fatta con i ceci e sesamo, Pita Bread, Hummus alla barbabietola, Baked Sweet Potato, pollo alla brace con peperoni e cipolle e tanto altro.
Profumo di sapori e culture orientali, mondi da scoprire ed identità da vivere. Nei piatti.
Il menù soddisferà tutti, vegani, vegetariani e onnivori.
www.neni.ch/de/langstrasse/menu.php
Gustav
Una gran bella scoperta.
A due passi dal mio Hotel e quindi dalla stazione si “nasconde” un vero e proprio tesoro.
Una moderna cucina italiana e non solo interpretata dallo Chef Antonio Colaianni, nato a Berna ma con origini italiane. Un pugliese a Zurigo.
Stagionalità e freschezza accompagnano verdure, carne e pesce in un viaggio per una sera che sorprende.
Dovete assolutamente provarlo.
Un Tour fatto di cioccolata:
“ Nove persone su dieci amano il cioccolato. La decima mente.”
Accompagnate dalla guida Stephanie Greiner per un tour speciale e goloso, per Bianca e per me.
Alla scoperta della storia del cioccolato attraverso indizi e giochi per la mia piccola gigante. Dalla coltivazione delle fave di cacao alla loro trasformazione.
Honold:
Un’azienda dolciaria familiare fondata nel 1905.
Il fondatore, appassionato viaggiatore e grande amante dei sapori italiani fa del pane di Genova (Pain de Gênes) il suo prodotto di punta.
Motto della famiglia è tenere sempre alte tecniche artigianali e prodotti di alta qualità.
Da assaggiare i cioccolatini ripieni. Un momento di estasi.
Max Chocolatier
Un piccolo laboratorio pieno di dolcezze e storia familiare.
Una storia troppo bella per sembrare vera, e invece.
Max e suo padre. Un giovane amante appassionato del cioccolato ed un sogno da realizzare, insieme.
Quattro valori chiave all’entrata del negozio: prodotto artigianalmente, pregiato, naturale al 100% ed unico.
Piccoli assaggi di prelibatezze risultato di lavorazioni lunghe e sapori unici.
Marc de Champagne, “SchoggiPlättli” al frutto della passione, praline e tavolette di ogni genere.
https://maxchocolatier.com/en/
Teuscher
Entrando sembra di trovarsi in una favola piena di colori, non potete immaginare la faccia di Bianca.
Ingredienti naturali senza additivi chimici per le oltre cento creazioni di cioccolato.
Non potete non provare i tartufi, specialità della casa.
Oro De Cacao
Qui, sulla sponda del fiume, nella Zurigo più piena di storia troverete l’innovazione.
Un nuovo approccio alla creazione della tavoletta.
Un cioccolato “inedito” che parte da una fava di cacao non tostata ma usata “a crudo”.
Da provare sia per le tavolette fondenti, quelle al cioccolato bianco e la cioccolata in tazza servita fredda.
Conditorei Schober
Una pasticceria o un salotto Belle Époque?
Qui il tempo sembra essersi fermato.
Se volete un pausa fuori dai temi moderni, fermatevi per una fetta di torta, biscotti e cioccolata fatta in casa.
http://conditorei-cafe-schober.ch/
Confiserie Sprüngli
Sosta obbligatoria, non potete proprio ripartire senza esservi fermati.
La storica pasticceria e sicuramente la più famosa come storia.
Qui sono nati i luxemburgerli, realizzati da Camille Studer che carpì la ricetta in Francia modificandola a suo estro.
Ancora una volta Zurigo continui a sorprendermi ed arricchirmi.
Ci vediamo presto.