Buffo crescere.

DI Chiara Maci | 2 Lug 2011

 

9 dicembre 2008

Mi piace pensare che il 31 dicembre finisca un periodo, bello o brutto che sia. mi piace pensare che a gennaio si possa azzerare tutto e ricominciare completamente. Mi piace pensare che i nani abbiano una vita e che se mi piacciono i dinosauri robot non è detto che io sia strana. Lo sono per motivi decisamente più seri. Mi piace pensare che le persone abbiano bisogno di me, mi piace pensare che qualunque sarà la mia scelta definitiva, qualcuno mi mancherà e a qualcuno mancherò. mi piace pensarmi sorridente, come in una foto sfuocata, come in un quadro.

Un primo piano di un sorriso.

Mi piace pensare che ci sia una risposta a tutto, mi piace pensare che ci sia un disegno divino e che tutto torni, prima o poi. Mi piace pensare che 25 anni siano l’inizio di un meraviglioso viaggio e mi piace pensare che tutti gli uomini che mi hanno vissuto accanto mi abbiano lasciato qualcosa. Mi piace pensare che domani Milano sarà ricoperta di neve, che tra 20 giorni sarà dall’altro capo del mondo e che tra poco più di un mese sarà un nuovo inizio.

Mi piace pensare che la mia fottutissima paura sia normale alla mia età e mi piace pensare che non sia giusto pensare. non cosi tanto.

Ieri una persona mi ha detto che dovrei essere più spensierata. Una persona di 40 anni.

Buffo. Ma anche no.

Buffo è che un quarantenne dica a me di essere spensierata, buffo è che una che fino a qualche anno fa si colpevolizzava per la troppa “spensieratezza” ora ne sia completamente priva, buffo che per una come me, oggi, la spensieratezza sia una conquista.

Un buon proposito per il 2009.

Che rimarrà qui in questo cassetto, in questa casa, in questa città.

Quando io non sarò più qui.

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