Sabato scorso ho lavorato a Verona. Ho cucinato con un gruppo di persone che arrivavano da tutta Italia, poi appena finito ho preso un treno e sono scappata a casa.
Ho pubblicato una foto di me, dal treno e ho scritto sui miei social network “non ci sono fino a lunedi”.
Avevo bisogno di dedicarmi a Lei.
Sapete di cosa avevo voglia? Di annusarla. Di sentire quell’odore di latte e di formaggino che i bimbi cosi piccoli hanno. Avevo voglia di farla addormentare nelle mie braccia e anche se tutti ti dicono di non abituarli a stare in braccio. Per un week end non succederà nulla.
Anzi, questo week end voglio si abitui alle mie braccia e le riconosca come mie.
E così è stato. Ci siamo godute passeggiate, giretti al sole, pranzo e cena sempre insieme.
Niente computer per un week end. Non è poi cosi assurdo, no?
E sapete di cosa mi sono accorta? Che cresce a vista d’occhio, che mi guarda fisso negli occhi quando esco di casa e sembra che mi voglia dire qualcosa (a volte in realtà sembra proprio che mi dica “mamma, vedi di tornare presto!”), che mi afferra le dita come se non volesse lasciarmi e che tiene stretto quel ciuccio come a dirmi :”è mio e solo mio!”
Che quando le cade dalla bocca è bellissimo vedere queste manine che lo cercano e provano a riafferrarlo… sempre cambiando espressioni pazzesche.
Vabbè, che ve lo dico a fare, mamme! Lo sapete le espressioni dei bimbi a due mesi cosa sono 🙂
E intanto vorrei capire sempre di più, vorrei conoscere a fondo tutti i cambiamenti che avvengono in lei. I pensieri che giorno per giorno sviluppa, le sue capacità di comprendere e interagire col mondo che la circonda…
Che meraviglia la vita e che meraviglia la famiglia, qualunque essa sia.
Cara Chiara,
tutto ciò che osservi nella tua bambina fa parte del suo meraviglioso percorso di sviluppo psicomotorio, che segue tappe stabilite. I primi movimenti si riconoscono già nell’embrione a partire dalla settima-ottava settimana. Dalla nascita diventano sempre più importanti gli stimoli sensitivi che provocano i movimenti; per esempio se stimoliamo il bimbo vicino alla bocca noteremo che la aprirà spontaneamente.
Alla nascita il neonato non è in grado di mantenere il capo eretto o di girarlo né di effettuare movimenti volontari; se si sfiora il palmo della manina, si vedrà che tende a chiuderla ma non si tratta ancora di un movimento consapevole. Bisogna, aspettare che il bambino abbia 3-4 mesi perché cominci davvero ad afferrare le cose con tutto il palmo della mano.
Intorno alle 8 settimane raggiunge un buon controllo del capo e, in posizione prona, lo solleva e segue gli stimoli visivi e uditivi.
Un altro importante traguardo dei 2 mesi è rappresentato dal sorriso in risposta alle persone familiari.
Per alimentare il normale sviluppo del cervello e di tutti i sensi il ferro è essenziale. Quindi è importante che la dieta durante la gravidanza e l’allattamento sia ricca di ferro. Il lattante ne ha un elevato fabbisogno legato alla sua rapida crescita e fino a 6 mesi riceve un adeguato apporto di ferro con il latte materno.
Durante lo svezzamento sarà importante scegliere alimenti che garantiscono un corretto apporto di ferro; ricordo a tutte le mamme di non introdurre il latte di mucca almeno fino al 12° mese, proprio perché è decisamente povero di ferro. Dopo l’anno, in mancanza del latte materno e sentito il parere del Pediatra, è possibile scegliere i latti di crescita, che contribuiscono a fornire un adeguato apporto di ferro senza eccedere con le proteine.
Silvia Scaglioni
Sulla App 1000 Giorni, questa settimana vi consiglio la seconda parte del video “I sensi” e, a proposito di ferro, vi suggerisco di leggere l’articolo “Conoscere i nutrienti: il ferro”.