“Nel 2014 ho passato due settimane ad Atlanta, Georgia, e la sera accompagnavo abitualmente “pumping cakes, grilled meat or oysters” con un buon gin tonic aromatizzato o un cocktail con Bourbon (whiskey) e spezie.”
Quattro anni dopo Identità Golose a Milano ha proposto, durante i tre giorni della manifestazione, diverse lezioni dedicate alla mixology ed al food pairing: “Identità di cocktail”.
Infatti, non solo i filoamericani o i cosiddetti “hipsters” apprezzano pasteggiare bevendo spirits, ma ormai il food pairing è in aumento in tutta Italia con ristoranti appositamente dedicati nelle principali città.
Tra tecniche innovative di miscelazione, profumi e spezie inusuali, Moreno Cedroni, chef della Madonnina del Pescatore a Senigallia, accompagnato da Dom Costa, barman del “Liquid cocktail bar” di Alassio, ha creato ricette di pesce studiate per sposarsi e completarsi con drinks dai sapori complementari. Così ha sensibilizzato l’audience sull’educazione all’abbinamento cibo-cocktail.
La bevanda, insegna Dom Costa, deve però essere modellata sulla composizione del piatto, per creare il giusto effetto di risveglio e pulizia del palato.
“La Ruota di Moreno” è stato un viaggio attraverso i continenti.
Lui il re del pesce, Dom Costa re della cucina liquida.
Il Sicilian Lemonade di Dom Costa, dai sapori Sud Americani, composto da:
5cl di tequila
1cl di sciroppo d’agave
lime fresco
è stato accompagnato con:
Ricciola, lemongrass, porro, succo di lime, viola e amaranto croccante
Una pallina di sorbetto al margarita
Il Sake, composto da:
5cl sake
5cl succo di limone
ginger beer
essenza al cardamomo spruzzata nell’aria
è stato accompagnato con:
Filetto di tonno rosso con mandorle
Una pallina di sorbetto al sake
Di Giulia Gattiglia