La festa della mamma.

DI Chiara Maci | 6 Mag 2015
Esattamente un anno fa partivo per Tahiti e mi facevo forza, a distanza da te.
Mi convincevo che tu non avresti sentito la mia mancanza e in fondo forse non te ne sei neanche accorta.

Sembra ieri e invece è già passato un anno.
Come stai crescendo piccola mia.
Da quando lavoro spesso fuori casa noto ogni piccolo particolare, ormai sei quasi pronta per accompagnarmi ovunque e so che ne saresti davvero felice… sei così curiosa! (Anche troppo).
Cammini con le tue gambette forti in giro per la casa con una fierezza che mi fa emozionare.
Sorridi di gusto e sei sempre in cerca di qualche nuovo stimolo.
Noti subito quando inizio a prepararti da mangiare e mi guardi con quella faccia da furbetta…perché tu sei la regina delle furbette, eh?

Ormai vorresti fare tutto da sola, bavetta, acqua e cucchiaio, pronta per mangiare e guai a chi tocca la tua pappa!
Ti porti in giro persino la tua merenda per casa dimostrando a tutti che sei già quasi grande.
Alla fine la casa diventa un po’ un campo di battaglia con cibo dappertutto, ma vederti così felice e fiera nel mangiare è semplicemente meraviglioso. Poi mi guardi e con il tuo “mamma” deciso e pieno di amore mi fai davvero sorridere.

Dottoressa, Bianca a questo punto mangia davvero tutto, a parte il cioccolato (la pediatra mi ha detto di aspettare almeno i due anni e i 5 anni per i crostacei) anche se vedo che ne è attirata in un modo quasi ipnotico, ma ci vorrà ancora un pochino di tempo….
Lei cosa mi consiglia di evitare assolutamente?

Mamme, ne approfitto per fare tanti auguri a tutte voi 🙂

Care mamme,
E’ giusto stimolare il gusto dei bambini con sapori sempre diversi, ma i bambini non sono piccoli adulti e specie nei primi 2 anni, hanno esigenze nutrizionali specifiche per la loro crescita.
Da 1 a 3 anni, il bambino ha bisogno di 4 volte in più di ferro in relazione al peso rispetto ad un adulto, di 3 volte in più di calcio. Per rispondere a queste esigenze e non incorrere negli errori nutrizionali più frequenti quali ad esempio troppe proteine e sale, pochi lipidi e poco ferro, è utile scegliere alimenti per l’infanzia a basso tenore di sale, arricchite di ferro e con adeguato apporto di proteine e grassi.
L’obiettivo dei pediatri è di aiutare i genitori ed eventualmente modificare le loro abitudini in modo che diventino dei modelli virtuosi per i loro figli e siano in grado di comprendere le differenti necessità nutrizionali rispetto ad un adulto.
Gli alimenti come cioccolata e crostacei, come tanti altri, non fanno parte dell’alimentazione per tutti i giorni a nessuna età, ma possono essere proposti saltuariamente. In un’alimentazione quotidianamente varia e salutare è possibile prevedere una trasgressione una/due volte alla settimana.
E’ comunque importante che le mamme continuino a prestare attenzione all’alimentazione dei bambini anche dopo l’anno d’età e che pediatra continui ad avere un ruolo di educatore anche in ambito nutrizionale.

 
Silvia Scaglioni 
 
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