La Puglia, le semole Casillo e la meraviglia di una regione.

DI Chiara Maci | 20 Giu 2013

Tutti sapete che sono nata in Campania e sono una pazza amante del Sud, in ogni suo angolo.
In pochi sapete che, avendo un padre leccese, parte della mia infanzia gastronomica e non solo, arrivava da quella splendida regione che è la Puglia.
Sono stata in Salento per anni, ogni estate e ho visto decine di luoghi che difficilmente dimenticherò.
Ma questa volta, è stato diverso. A cominciare da Bari, città in cui mancavo da tantissimi anni.

Ho trascorso due giorni in Puglia, iniziando il mio tour dall’immenso Gruppo Casillo.
Con una capacità di macinazione e movimentazione di oltre 2 milioni di t/annue di grano, il Gruppo rappresenta uno dei maggiori “Market Maker” del mondo nel settore del grano duro.

Il grano duro è la materia prima che, trasformata in semola, è l’ingrediente principale nella produzione di pasta secca, pasta fresca e pane.

Qualcuno di voi conoscerà Agricola del Sole, il brand di prodotti pugliesi che trovate anche da Eataly. Ecco, Agricola del Sole è uno dei brand facenti parte di questo Gruppo. E io li sperimenterò uno ad uno, prima di parlarvene 🙂

Intanto, parlando di semole per due giorni, mi è venuto in mente che effettivamente usiamo tante farine diverse, ma quasi mai semole.
Perché?
Insomma, io arrivo da una famiglia in cui si pana con la semola, si prepara il pane con la semola, si fanno le torte con la semola … ma è una cosa tipicamente nostra o lo fate anche voi?
Quello che posso dirvi è che ho assaggiato i babà di semola della Caffeteria del Viale ad Altamura e sono rimasta estasiata. E lo stesso mi è successo con la focaccia di DiGesù e quella del forno S.Chiara, i due storici della zona di Altamura.

Forni di 50mq, cotture perfette, impasti lievitati anche 48 ore e fibra unica.

Altro momento idilliaco è stato quello da Marino. Un uomo meraviglioso che nel cuore di Noci, piccolo paese accanto ad Alberobello dove dormivo (guardate la foto della Masseria Abate dove mi risvegliavo ogni mattina … e ditemi che cosa unica è!) ha una piccola gastronomia in cui è possibile trovare tutto. Ma tutto davvero. A cominciare dai panini più buoni del mondo.
Vi posso solo consigliare davvero di passare appositamente dalla zona per conoscere quest’uomo, sempre sorridente, solare e talmente entusiasta del proprio lavoro da restare aperto sabato e domenica, a qualunque ora.
E poi Bari. Tra vicoletti accompagnata da Valentina, Roberta ed Ezio, orecchiette vendute alle porte delle strade, birre Peroni e pesce crudo vicino al mare.
Una città visitata per troppo poco tempo e nella quale mi sono ripromessa di tornare. A presentare il mio nuovo libro, ma non solo.E infine Matera di sfuggita, i suoi Sassi che mai avevo visto prima d’ora.

Non vi dico altro. Vi lascio qualche scatto e mi organizzo per prenotare qualche altro giorno in Puglia.
Devo tornare.

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