“Dedicato a chi resta, perchè sceglie di restare. Dedicato a chi torna, perché sceglie di tornare. Dedicato a chi iarda casa sua con la meraviglia del forestiero. Dedicato a chi, da lontano, non la perde di vista”
-Pino Aprile –
Il mio status di Facebook recita “Iniziata depurazione da 1.Cibo 2.Cellulare 3. Persone inutili.”
Raccolgo molti consensi quando parlo di persone inutili, moleste o comunque, ci siamo capiti, leggere.
Troppo leggere. Ogni nuovo “mi piace” mi fa sentire meno sola e, in fondo, mi ricorda che alle volte, siamo tutti un po’ nella merda. Oggi io, domani io? Eh no, eh.
Sono a Dubai mentre scrivo questo post. Accanto a me “Giù al sud. Perché i terroni salveranno l’Italia”, mio compagno di questa settimana assolata.
Oggi primo giorno e sono già riuscita a comprare un paio di scarpe. Ma subito dopo sono andata al mercato del pesce e subito dopo ancora, con il mio amico taxista indiano, al mercato della frutta e della verdura.
Ho comprato banane baby che sanno di legno e carote giganti che hanno lo stesso sapore delle banane.
Finte bietole che sanno di fregatura e zucchine bianche che ricordano lontanamente il legno delle carote.
E avreste dovuto vedermi entusiasta nel pagare solo 15 euro 4 sacchetti di frutta e verdura. Ecco, diciamo che l’entusiasmo e’ durato poco.
Poi, d’improvviso, il mare. Nessuno viene a Dubai per il mare, lo so. Vengo qui da tre anni e ancora alle volte mi chiedo il perché. Ma il mare, beh, il mare. insomma, lo sapete. Non c’e’ neve che tenga. Una maglietta, un pantaloncino di jeans, un pacchetto di Philips morris one e mi sono goduta due ore di pace.
Gente attorno che non ti guarda, esattamente come io non guardo loro. Nessuna voglia di osservare ma troppa voglia di pensare. La dieta, i chili presi in montagna, le persone sbagliate, quelle che ti cercano, quelle che cambiano, quelle che ridono con te, quelle che ridono di te, quelle che conosci appena eppure quando pensi a loro, sorridi.
Sono a Dubai, mentre scrivo questo post e in questo primo giorno, tra nuove lentiggini e vecchi rancori, penso che sia necessario scrivere. Come piace a me, sapete. Alla passeggiata sulla spiaggia di oggi, alle chiacchiere costruttive, a tutti i “lascia perdere, non ne vale la pena”, a tutti i “ma tu cosa vuoi davvero?”, agli abbracci spontanei, alla gente che non ha bisogno di dimostrare niente, agli egocentrici, alle persone sincere, a quelle che non si prendono mai sul serio, a quelle che di una risata ne hanno fatto un modo di vivere.
Macy