PAUSA PRANZO: 10 euro e come spenderli.

DI Chiara Maci | 27 Nov 2017

 

In una pausa pranzo dominata da bentobox, tupperware e thermos, chi dice che non si può uscire dall’ufficio, mangiare e bere con gusto e spendere giusto il valore di un ticket?

Che sia “di vino”, che sia “di dolce” oppure “di hamburger”, il pasto desiderato è appena fuori dalla porta, dunque in alto i cuori e le forchette!

 

Martesana: Un pasto con dolcezza

Attenzione: fermarsi troppo tempo davanti alla sua vetrina causa rotture della dieta!

Martesana. Mignon dolci, torte e mono porzioni e ancora trancetti golosi e savoiardi, il plum cake soffice oppure la jolanda. Farina di farro oppure integrale, con o senza uova, tutti gli impasti hanno una loro peculiarità e gli ingredienti sono finemente selezionati per la scelta del dolce perfetto.

Questa pasticceria offre possibilità per ogni singolo momento della giornata, dunque perché non approfittarne e trasformare una mattinata stressante in un pomeriggio dolce e leggero?

Con il modico investimento di 10 euro o poco più, dolcezze di ogni genere pioveranno nel vostro piatto, che siano esse fette di croccante sfoglia o meringhe vellutate, mini torri di golosissima gianduia e lampone oppure una selezione di biscotti dal cuore morbido e il guscio fragrante. In fondo il pranzo
non deve essere per forza salato 😉

 

Baobab: Bevanda + Hamburger + Macedonia + Caffè

Un menù chiaro e un servizio rapido e pratico all’insegna di un pasto completo compreso di caffè, macedonia e bevanda.

Baobab. Una lista semplice e molto concisa, poche scelte di gran gusto e per ogni palato, perfino chi teme i latticini ha la sua opzione dedicata. La forza per il “menù pranzo” è essenzialità e gusto con pochi ingredienti di qualità, dunque hamburger con pomodorini confit e insalata, in opposizione a un evergreen come il succulento cheeseburger.

Da abbandonare l’idea di gustare semplici patatine, viene presentato un taglio chips estremamente croccante e leggero, che accompagna il piatto e stuzzica l’appetito. Crepi l’avarizia con le salse, tutte quelle desiderate sono disponibili su ogni singolo tavolo, da usarsi singolarmente oppure creando mix fantasiosi.

Dieci euro + mezzora di pasto + mezzora di piacevole conversazione = un proseguimento di giornata assolutamente piacevole.

 

Fancytoast: un toast gourmet dallo spessore importante

Trovare la semplicità e il gusto in una singola fetta di pane, tanto alta quanto soffice, arricchita di estrema golosità, questo è Fancytoast. Superbread, così chiamano questo morbido supporto “one inch thick”, che viene ricoperto da innovative combinazioni gourmet e rapidamente servito ai clienti affamati.

Una veloce ordinazione al bancone, poi dritti al tavolo, appena il tempo di accomodarsi per ritrovarsi di nuovo in piedi e ritirare l’ingegnosa creazione. Un menù ben rifornito comodamente suddiviso in tre categorie: not basic toast, all’apparenza la semplicità nei gusti e negli ingredienti, ma in realtà i pochi
sapori ben calibrati rappresentano il segreto. Awesome toast, la realtà gourmet del locale all’insegna della creazione. Concludere con il dolce è naturalmente possibile, Yummy toast, creme alla nocciola e vaniglia guarnite con frutta candita e bagne aromatiche.

Rapido, gustoso e pure economico, con poco più di 10 euro, il pasto più consono per ogni tipo di palato.

 

Signorvino: un calice al giorno toglie il medico di torno

Calici di vino d’Italia e dal mondo e abbondanti stuzzichini, l’idea di una vera e propria cantina che si fonde con la golosità di una gastronomia.

Signorvino. La scelta rimane quasi infinita, differenti quantità di deliziosa bevanda per un panorama enologico a 360 gradi, dai bianchi ai rossi, passando per i rosati fino alla dolcezza dei vini liquorosi.

La “formula degustazione”, dal modico costo 10 euro circa, offre la possibilità di degustare un bicchiere a scelta, tra quelli proposti in carta, unendolo a tre piatti di deliziosi spuntini, spaziando dai fritti come la pasta cresciuta e polpettine fritte di melanzane e provola, a panini gourmet con soppressa veneta de “La Casara”, proseguendo verso le tartine con prosciutto di Norcia IGP 18 mesi e gorgonzola, senza scordarsi dei crostoni di pane all’italiana con olio extravergine d’oliva, golosissima stracciatella fresca e basilico. Chi è solito approfittare della pausa pranzo per deliziarsi con un calice di vino, qui troverà un approdo sicuro e senza sforare in eccessi.

Alla fine, un bicchiere di vino al giorno toglie le preoccupazioni di torno.

 

Di Luca Banfi

 

 

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