Chi tene ‘o mare. Cetara, la pioggia e la nostalgia di ottobre.

DI Chiara Maci | 7 Ott 2011

Ecco cosa succede quando qualcosa mi emoziona.

Scrivo.

Non posso farne a meno.

Era un po’ che non succedeva. Ma il mare mi fa sempre questo effetto.

– Ha iniziato a piovere, ora –

Sono ad Agropoli, da tre giorni. Devo lavorare per tre diversi progetti e ho pensato di venire qui, combinando cantine vinicole campane, ristoranti da scoprire, persone da rivedere, mare da riscoprire.

Vi capita mai di tornare nel posto dove siete cresciuti e di colpo sentirvi scoppiare qualcosa dentro?

E’ strana la sensazione che si prova. Soprattutto oggi. Che bambina non sono più da tempo.

Ieri sera, Cetara. Costiera Amalfitana. Strade scomode che dimentichi in un attimo.

Basta guardarsi attorno. Mare, luci. Luci, Mare.

E tre amici meravigliosi a farmi compagnia.

E un piccolo ristorante da conoscere. Un piccolo ristorante dove tornare.

Gennaro e Gennaro sono i proprietari. Con i nomi non si sbaglia. Uno in cucina, uno in sala.

“Acqua Pazza” il nome di questa piccola meraviglia. Ceramiche vietresi, colatura di alici home made, attenzione ad ogni minimo particolare, cucina spaziosa e ben organizzata, pane e olio per cominciare, crudo di pesce per continuare, alici indescrivibili per non dimenticare.

Gennaro mi racconta le trasformazioni del locale in 17 anni. Poi passa al menu.

Questo piatto si chiama “Chi tene o’ mare”.

Sorrido.

E penso alla canzone di Pino Daniele. Penso a quando uscivo da scuola da bambina e correvo dietro gli scogli. Penso a quanto oggi mi manchi, il mare. Penso a quanto mi spaventi, il mare. Penso a quanto mi emozioni essere qui, nel mio paese, potermi affacciare e poterlo vedere. Il Mare.

Credo che si nasca sensibili a qualcosa. Io, ad esempio, non sono brava con i saluti, con gli arrivederci, con gli addii. E non sono brava a dire tante cose, alle volte. E sono sensibile alla pioggia, forse. E sono sensibile al mare.

Stanotte ho dormito poco più di tre ore. Ho iniziato a cucinare presto. Ho preso dalla borsa i due ricordi della serata di ieri e ho pensato di creare qualcosa. Colatura di Alici dell’Acqua Pazza e Melassa di fichi del cilento.

In questo momento ho infornato una finta cheese cake allo zafferano, inventata sul momento, che voglio abbinare alla Melassa di fichi.

E mentre inizio a pensare a qualche nuova ricetta con la Colatura di Alici, ascolto una canzone.

E vi auguro un buon week end. Ovunque voi siate.

(fa molto radio questa chiusura…)

 

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