Sicilia in tavola: la Pasta con le Sarde!
Il nome busiate deriva da buso, il lungo e sottile ferro con il quale questa pasta veniva tradizionalmente preparata. Il buso non era altro che il ferro che le donne utilizzavano in casa per lavorare l’uncinetto e infatti il nome dialettale dell’uncinetto è proprio “u busino” .
Questo procedimento, da cui nasce la forma così caratteristica, unito alla lenta essiccazione, fa si che questa pasta risulti particolarmente prelibata per la sua”collosità” che la porta a sposarsi perfettamente con i sughi di pesce.
Ingredienti per 4 persone:
320gr busiate trapanesi ( o pasta di grano duro a vostra scelta)
400gr di filetti di sarde
1 mazzetto di finocchietto selvatico fresco
20gr pinoli
20gr uvetta sultanina
4 cucchiai di pangrattato
2 filetti di acciughe sott’olio
1 spicchio d’aglio
olio extra vergine d’oliva
peperoncino
sale
Come prima cosa pulite le sarde togliendo la testa e le interiora, quindi apritele a metà e tirate via la lisca ottenendo cosi i filetti puliti, ovviamente potete farlo già fare al pescivendolo e portarli a casa già pronti.
Mettete in un tegame un filo d’olio con l’uvetta, i pinoli, i filetti d’acciuga, lo spicchio d’aglio intero e fate rosolare il tutto un paio di minuti.
Aggiungete le sarde e fate cuocere un altro paio di minuti quindi tirate via il tegame dal fuoco.
Mettete sul fuoco una pentola con abbondante acqua, sarà quella che useremo poi per la pasta, salatela e portatela ad ebollizione.
Quando l’acqua bolle immergeteci dentro le chiome del finocchietto per un paio di minuti quindi tiratele fuori e in questa stessa acqua buttate la pasta.
Mentre la pasta cuoce tagliate il finocchietto e mescolatelo alle sarde.
A metà cottura scolate la pasta con un forchettone e versatela nel tegame con le sarde e il finocchietto, aggiungete un pizzico di peperoncino, un po’ d’acqua di cottura e continuate a cuocere.
A questo punto tirate via l’aglio, cospargete con metà del pangrattato, un ultimo filo d’olio a crudo e mescolate il tutto per bene.
Impiattate cospargendo sopra con un ultima spolverata di pangrattato.