Devo dire che non ho mai ricevuto cosi tante richieste per una ricetta…quindi eccovi accontentati!
I brownies sono un dolce tipico americano, riprodotto e copiato nelle più svariate ricette. Nei supermercati americani si trovano polveri “magiche” pronte per farli (e ve le sconsiglio) e su internet nascono ogni giorno ricette nuove. Sempre diverse. E sempre sbagliate, ahimè.
Ma ho qui la soluzione.
Questa ricetta è la vera, originale americana e se la seguirete nei minimi dettagli, proverete il gusto di un vero brownie senza dover aspettare un viaggio negli States.
La particolarità delle mattonelle sta nella croccantezza dell’esterno ( decisamente più chiara e dura) e nella morbidezza un pò “collosa” dell’interno (più scuro e morbido).
E il gusto non è quello della tenerina, per intenderci. Nè quello dei dolci al cioccolato o delle mattonelle fondenti. Il gusto del brownies è unico, molto zuccheroso ma mai troppo dolce, con un retrogusto amarognolo delle noci pecan e una consistenza unica.
Io li ho appena sfornati (da regalare domani ad un amico che ne va matto), ma se riuscite a resistere, aspettate qualche ora prima di tagliarli a rettangoli. (il giorno dopo sono ancora migliori)
Ed ecco la segretissima ricetta.
Ingredienti:
120 g cioccolato fondente
225 g zucchero semolato
2 uova
90 g burro
90 g farina
60 g noci pecan
Sciogliete a bagnomaria il cioccolato fondente con il burro.
Lasciate raffreddare e unite le uova sbattute.
– Qui vorrei precisare, a tutte le persone che hanno provato a farli e mi hanno chiamato disperate perchè il composto diventava durissimo, che le uova vanno SBATTUTE non montate, nè tantomeno inserite intere. Vanno sbattute con una forchetta in una tazza e versate dentro quando il composto è freddo, altrimenti si cuocerebbero e si avrebbe il risultato disastroso…-
Aggiungere poi zucchero e farina e mescolare rapidamente e delicatamente.
Aggiungere poi le noci.
Versare il composto (che sarà molto denso) in una pirofila di ceramica rettangolare (tipo gratin) e infornare per 30 minuti a 180°.
Il risultato, e chi li ha provati lo sa, è unico. Senza esagerare.
Il sommelier consiglia: Orsolani, Caluso Passito Sulè 2004