Milano-Abu Dhabi andata e ritorno.

DI Chiara Maci | 13 Mar 2017

Gli Emirati Arabi, quella meta ormai immancabile nei miei viaggi. Poche ore dall’Italia, un clima da gennaio a marzo che io adoro, un paese in crescita e in continuo cambiamento.

Quest’anno ho scelto Abu Dhabi, perché Dubai ormai inizio a conoscerla bene. E grazie a Etihad, compagnia di bandiera degli Emirati, ho potuto portare con me anche Bianca.

Il Volo diretto da Milano, la compagnia attenta alle persone e a misura anche di bambino, La “Flying Nanny” (una vera e propria tata a cui chiedere aiuto con i piccoli se volete rilassarvi un po’) per poter giocare ed avere un’aiuto in volo.

In Prima Classe (prima o poi la proverò) anche lo chef di bordo e un menù dedicato assolutamente goloso. Ho conosciuto al Taste di Dubai Jeremy, chef di bordo di Etihad, ed è stato interessante scoprire come possa un cuoco cucinare a 10mila metri, come ogni cibo debba essere provato a terra e poi in volo per garantire sempre l’ottima qualità e la prima scelta, come una compagnia aerea presti grande attenzione al mondo food and beverage offrendo ai propri clienti la massima scelta disponibile.

Esperienza molto divertente e per nulla facile, quella a bordo del simulatore di volo. Per un giorno la pilota sono stata io e ho avuto modo di immergermi davvero all’interno del mondo di Etihad.

A fare da sfondo a tutto questo, Abu Dhabi. Una città diversa da quella che avevo visto 8 anni fa.

 

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Un concentrato di estremi lussureggianti, spiagge grandi, deserto e grande giungla di grattacieli ed attrazioni. Eppur molto diversa da Dubai.

 

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La capitale degli Emirati va vissuta a pieno e qui alcuni miei consigli su cosa visitare e dove trovare qualche sapore italiano in caso di nostalgia:

La Grande Moschea dello Sceicco Zayed

L’icona di Abu Dhabi.Una delle più grande moschee al mondo. La prima cerimonia della moschea è stato il funerale dello Sceicco Zayed , il cui corpo è stato sepolto qui. Uno dei più grandi lampadari a bracci del mondo domina la sala di preghiera principale. Marmo di Lasa italiano, cupole, colonne, lampadari placcati d’oro e il tappeto persiano annodato a mano più grande del mondo. Vasche d’acqua accerchiano la moschea, bianco e oro scintillano sotto il sole, mentre la sera un gioco di illuminazione che varia in base alle fasi lunari fa da padrone.

Emirates Palace

La Versailles del Medio Oriente, il palazzo delle Mille e una notte. Il palazzo di rappresentanza ospita un incredibile hotel a sette stelle che accoglie i capi di stato in visita agli Emirati. Tonalità e colori caldi del deserto, una scenografia da incantare.

Corniche Road

Il lungo mare che costeggia la spiaggia per ben otto chilometri, per passeggiare e godersi la città, giocare con i bambini, prendere un caffè o semplicemente ad andare su due ruote ad ammirare il Golfo al tramonto.

Mall

I centri commerciali spaziosi, dalle decorazioni fantasiose e consigliati per gli amanti dello shopping. Un luogo da frequentare in compagnia e dove trovare universi diversi dal divertimento al cibo fino a tarda notte. Non sono lussuosi come quelli di Dubai ma vanno visti. A cominciare da Yas Mall.

Ferrari world

Si trova sull’isola di Yas l’isola “del divertimento” collegata da un ponte con Abu Dhabi. Il più grande parco divertimenti del mondo per la Nostra Rossa. Tre livelli, 176 mila metri quadri. Una pista, un teatro, 20 attrazioni, montagne russe a 240 all’ora, un cinema 3D, galleria delle auto storiche e l’Italia in miniatura. Se sei italiano non puoi non passare da qui.

Io ho avuto il piacere di conoscere anche lo staff del ristorante italiano Villa Toscana all’interno del St Regis Corniche e ve lo consiglio davvero se avete voglia di qualcosa di realmente italiano.

 

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Per gli affezionati al Cipriani, ne trovate uno anche qui. Cucina italiana un po’ ruffiana verso gli stranieri, ma sicuramente una terrazza incredibile e un personale attento.

 

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L’aperitivo al Ray all’interno dell’emirates palace Palace merita una visita ma senza bambini, qui non sono ammessi ;-(

Per chi vuole assaggiare la vera cucina emiratina il Mezlai all’Emirates Palace, l’unico autoctono presente con i suoi mezzeh (una selezione di vari antipasti tipici) pollo e agnello immerso in un classico arredamento arabo. Se invece volete catturare la vera cucina libanese la trovate al Sambusek, per una cena vista mare sullo sfondo dello skyline di Abu Dhabi e il lungomare arabo.

Ogni tipo di cucina, proveniente da quasi qualsiasi angolo del mondo qui è rappresentata.

Sei giorni di “avanti ed indietro nel tempo” fatti di apparenti contraddizioni, ecco ciò su cui questa città basa la sua unicità.

Sei giorni per poterla conoscere ed apprezzare, vivace e popolata nel suo straordinario multiculturalismo.

 

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