Mojito cilentano.

DI Chiara Maci | 31 Lug 2017

Se dici mojito è subito Cuba.

Uno dei long drink più amati, che trova le sue origini in una storia antica, fatta di pirati, leggende e scrittori intramontabili.

Si racconta infatti che un cocktail simile -El Draque-, preparato con rum grezzo non invecchiato, lime, acqua, zucchero bianco di canna e hierbabuena (una specie di menta locale), fu inventato dal famoso pirata inglese Sir Francis Drake nel XVI secolo.

Per come si presenta a noi ad oggi invece bisogna voltare lo sguardo alla seconda metà dell’Ottocento, con la nascita del vero rum perfezionato nella distillazione e nell’invecchiamento da Don Facundo Bacardi y Massó, fondatore dell’omonima distilleria.

Ricordato anche nelle parole di Ernest Hemingway, noto amatore di questa miscela di sapori, che lo scoprì dal bartender Angel Martinez nel noto locale La Bodeguita del Medio, tanto da lasciare la sua traccia scritta in loco “My mojito in La Bodeguita, my daiquiri in El Floridita” che rese celebre la bevanda cubana.

 

Qui invece la mia versione leggermente modificata con l’utilizzo di alcuni ingredienti made in Cilento.

 

Ingredienti:

4,5 cl di rum bianco

3 cl di succo di limoni cilentani

2 cucchiaini di zucchero di canna bianco

1 ciuffo di menta del mio giardino

Ghiaccio a cubetti

Fettine di limone per decorare

Soda o acqua gassata q.b.

 

Bicchiere: Tumbler alto

 

Mettete direttamente nel bicchiere lo zucchero, il succo di limone, il rum ed un ciuffetto di menta.

Amalgamate premendo leggermente (non pestando) per far fuoriuscire tutto l’aroma e mescolare i sapori.

Inserite abbondante ghiaccio (possibilmente non tritato in modo che non si sciolga troppo velocemente) e quindi la soda.

Per finire decorate con fettine di limone.

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