Ottant’anni di attività nella ristorazione milanese, una sola famiglia e la passione smodata per la gastronomia.
Una sala principale di ispirazione rustica e una veranda a vetri si affacciano sul meraviglioso porticato antico.
Siamo appena fuori Milano, alla “Trattoria dei Cacciatori”.
Seguire le stagioni è un must ormai. E qui si resta fedeli alla tradizione.
La carne protagonista per tutto l’anno si alterna a ricette fresche e leggere arricchite di verdure soffici e deliziose, durante il periodo primaverile ed estivo.
Il flan di finferli e zucchine con salsa al parmigiano soddisfa il desiderio di morbidezza e freschezza, il cotechino “estivo” servito con una dolcissima giardiniera homemade, rende l’intera portata incredibilmente fresca al palato.
E ancora gnocchetti verdi con salsa al parmigiano, polenta profumata con il tenero e succulento brasato, l’”orecchia di elefante” con le sue patate al forno, soddisfano ogni esigenza.
Anche le dolcezze servite a fine pasto seguono un percorso stagionale, frutta e morbidezza quando la temperatura si alza e grida alla leggerezza, ma appena i primi maglioni spuntano nell’armadio, creme e mascarpone fanno capolino nella carta del ristorante .
Il servizio resta impeccabile da anni, così come i tovagliati bianchi, gentilezza ed eleganza (senza eccessi) conciliano il pasto e appagano i sensi.
I costi superano la soglia della media, ma sono giustificati dalla selezione delle materie prime e dalle creazioni dello chef. 😉
Per gli amanti delle “escursioni” fuori Milano, la Trattoria dei Cacciatori rimane una meta consolidata. Per chi desidera invece nuove esperienze, lontano dal caos meneghino, consiglio di passare a dare un’occhiata e assaggiare un po’ di tradizione.
Di Luca Banfi