Di muffin speciali e tavolini invisibili.

DI Chiara Maci | 14 Dic 2016

“Io amo i pic-nic” disse Bianca alla sua amichetta Vittoria.

“Aspetto le prime domeniche primaverili per saltare giù dal letto, correre alla finestra, spostare la tenda e guardare se c’è il sole…”

“Perché se c’è…”

“Beh, se c’è corro dalla mamma e dal papà e li convinco a preparare tutto per il pic-nic. Poi sveglio mia sorella Aurora e insieme andiamo ad aiutare la mamma.”

La cosa che Bianca amava dei pic-nic era la possibilità di stare all’aria aperta, portare con se il suo cagnone Sherry, correre fino a stancarsi, mangiare le prelibatezze della mamma seduta sull’erba, in compagnia della sua famiglia e dei suoi piatti preferiti. La cosa che invece non capiva era come colorare i suoi meravigliosi disegni sull’erba. Ogni volta finiva per bucare i fogli e ci rinunciava, immaginandosi come sarebbe stato avere un tavolino invisibile proprio li, per poter giocare e colorare.

“Ma i tavolini invisibili non esistono, vero mamma?”

“Chi ha detto che i tavolini invisibili non esistono? Io ne ho visto proprio uno nella tua stanza!”

“Ma come hai fatto a vederlo mamma, se è invisibile?”

“Beh, io ho visto dei disegni bellissimi a forma di tavolino e ho subito capito che doveva trattarsi o di disegni volanti o di tavolino invisibile, non credi?”

“Davvero? Corro a vederlo anche io, mamma!”

Eh si, il pic-nic della famiglia di Bianca non era un pic-nic come tutti gli altri. C’erano tavolini invisibili. C’erano sogni e immaginazione. C’erano ingredienti speciali. C’era la farina del mulino dello zio Tommaso, c’erano le uova della gallina di nonna Maria, c’erano i pisellini e le zucchine dell’orto di nonno Mino. E poi ancora il latte lo portava freschissimo tutte le mattine Giulio, soprannominato “il ragazzo del latte”. E infine il formaggio, quello che Bianca tanto adorava, lo produceva il papà della sua amichetta Vittoria.

E così quelle mattine era una gran festa preparare la pappa. Perché anche se rimanevano in cucina solo Bianca e la sua mamma, si respirava un clima di festa. Perché con loro c’erano Giulio, il nonno Mino, la nonna Maria, il papà di Vitttoria. Era speciale preparare quei piccoli muffin salati perché era come dire grazie ad ognuna di quelle persone. Era come stare in loro compagnia e nello stesso tempo ringraziarle per aver trovato il tempo di preparare con loro quella ricetta tanto cara.

Eh si, il pic-nic della famiglia di Bianca era davvero speciale. Come quegli ingredienti. Come quel tavolino invisibile. Come quella colorata famiglia.

TIP TOP FOR KIDS_01

Piccoli muffin salati di verdure

Ingredienti:

300 g farina 00

3 cucchiai di parmigiano

100g di provola dolce

95 g di prosciutto cotto a dadini (o variante 95g di salmone affumicato)

50 g pisellini lessi

2 Zucchine verdi chiare piccole

2 Carote piccole

1 cipolla bianca piccola

Olio evo

1/2 cubetto lievito birra

2 uova

60 g burro fuso

150 ml latte

1/2 cucchiaino sale

1/2 cucchiaino pepe

– Tritare la cipolla e soffriggerla in una padella con un filo d’olio

– Aggiungere le zucchine e le carote lavate e tagliate a dadini piccoli

– Praticamente a fine cottura unire piselli lessi e regolare di sale

– In un recipiente mescolare farina, lievito (sciolto in poca acqua tiepida), sale, pepe, parmigiano

– In un altro lavorare con lo sbattitore elettrico uova, latte e burro fuso

– Unire i due composti

– Aggiungere verdure, prosciutto/salmone e provola a dadini

– Disporre negli stampi da muffin

– Cuocere in forno preriscaldato a 180° per 20 minuti circa